Gela. La prospettiva di una giunta quater, con i nuovi ingressi che il sindaco Domenico Messinese sta cercando di definire dopo mesi di vuoto, potrebbe essere benzina sul fuoco, in un centrodestra politicamente spaccato. Non solo l’ex dem Giuseppe Licata, chiamato a sedersi sulla poltrona di assessore sotto insegne proprio di centrodestra, ma anche il gruppo di Energie per l’Italia, con l’ex presidente del consiglio comunale Giuseppe Di Dio, corteggiato da Messinese. Nel “drappello” di Energie, che schiera due esponenti all’assise civica, nessuno si nasconde. “Sì, è vero – dice il capogruppo Luigi Di Dio – stiamo parlando con il sindaco e valutiamo il progetto. Non c’è ancora una decisione definitiva sull’eventuale ingresso in giunta. Ci sono aspetti che ci convincono ed altri, invece, che vanno chiariti”. Il capogruppo, che in consiglio comunale siede accanto all’altra esponente Francesca Caruso, non si sbilancia neanche con i nomi. “Giuseppe Di Dio in giunta? Non abbiamo ancora fatto nomi – spiega ancora – decideremo nei prossimi giorni. Prima di pensare al nome del nuovo assessore, dobbiamo decidere se accettare o meno il progetto del sindaco”.
Se Energie per l’Italia optasse per sostenere la giunta, allora si aprirebbero falle enormi nel centrodestra. “Non mi risulta nessun coinvolgimento del centrodestra in giunta – dice Salvatore Sammito da tempo vicino a Forza Italia – se Energie per l’Italia accettasse la proposta del sindaco, lo farebbe come gruppo, ma senza rappresentare istanze della coalizione di centrodestra. Giuseppe Licata? Per dirsi di centrodestra, bisogna prima militare in quest’area politica, presentarsi agli elettori e sostenere candidati della coalizione. Non mi pare che questo si sia mai verificato”. Insomma, Sammito prende le distanze non solo da un eventuale passaggio a destra dell’ex dem Giuseppe Licata ma anche da un possibile approdo di Energie per l’Italia in giunta. “Lo scorso novembre – conclude – fui contattato dal sindaco Domenico Messinese, che mi propose di entrare in giunta. Il mio primo pensiero fu di confrontarmi con la coalizione di centrodestra e, dopo aver valutato bene, decisi di dire no, sostenendo la mozione di sfiducia di dicembre. Considerando i nomi che circolano per eventuali ingressi in giunta, mi viene da pensare che la loro coerenza politica non sia uguale alla mia”. Il centrodestra potrebbe scindersi, tra pro-giunta e opposizione al sindaco e ai suoi assessori.