Gela. La sua posizione processuale sarà sottoposta al vaglio del giudice del tribunale. E’ stata confermata la competenza nella vicenda del trentatreenne Giuseppe Pasqualino. Di recente, è stato coinvolto nel blitz “Ianus”. E’ considerato tra i più vicini al presunto nuovo boss della famiglia Rinzivillo, Giuseppe Tasca. E’ stato sottoposto a custodia cautelare in carcere. In dibattimento, invece, è pervenuta la contestazione che inizialmente veniva avanzata dai pm della Dda di Palermo, nell’inchiesta “Hybris”. Il trentatreenne, infatti, lo scorso anno era già stato raggiunto da ordinanza. Gli inquirenti ricostruirono i passaggi fondanti di un presunto traffico di droga tra Licata e Gela. A Pasqualino, che adesso ne risponde davanti al giudice Marica Marino, viene addebitato un episodio. Gli atti, per competenza territoriale, sono stati trasmessi al tribunale locale.
Il dibattimento è stato aperto e i primi testimoni verranno sentiti ad inizio maggio. Pasqualino è assistito dagli avvocati Flavio Sinatra e Danilo Tipo. Nel blitz “Hybris” furono coinvolti altri gelesi, alcuni di loro raggiunti poi da misura pure per l’inchiesta “Ianus”.