Doveva pagare, minacce e aggressione ad un esercente: “Vicini alla stidda”, aperto giudizio

 
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Gela. Avrebbero imposto il pagamento a un esercente impegnato nella vendita di fiori, anche nell’area del cimitero Farello. E’ stato aperto il dibattimento nei confronti dei coinvolti, poi sottoposti a misura di custodia cautelare. Per i pm della Dda di Caltanissetta, ci sarebbe stato l’intervento di giovani leve della stidda, proprio per intimidire il commerciante. Sono a processo, davanti al collegio penale presieduto dal giudice Miriam D’Amore, Orazio Manfrè, Salvatore Cavallo, Paolo Franco Portelli, Saverio Susino e Rocco Ciaramella. Il collegio ha autorizzato la perizia sul contenuto delle intercettazioni. Ci sono state alcune produzioni documentali dei difensori. Per gli inquirenti, ci sarebbero state non solo le minacce e l’aggressione ma pure il furto dell’hard disk sul quale pare fossero registrate le immagini della videosorveglianza dell’attività commerciale dell’esercente preso di mira, a sua volta legato da vincoli familiari a uno degli imputati. Ricostruzione contestata dalle difese.

I legali Mariella Giordano e Giada Scerra seguono il dibattimento in rappresentanza delle parti offese, non costituite parti civili. Gli imputati sono attualmente sotto misura restrittiva. Sono rappresentati dai legali Flavio Sinatra, Davide Limoncello, Cristina Alfieri, Carmelo Tuccio e Giuseppe Passarello.

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