Gela. Un ritorno quasi ufficiale, dopo la scelta di correre da solo alle amministrative di tre anni fa. Lucio Greco, ex candidato a sindaco sotto il simbolo di Un’Altra Gela, ha ripreso le fila di un discorso politico che lo sta riportando sotto le insegne di Forza Italia. Gli azzurri locali, dopo le polemiche su un possibile appoggio al neo assessore Giuseppe Licata, hanno ufficializzato la loro netta opposizione al sindaco, mettendo in un angolo eventuali tentativi di schierarsi con il gruppo di Messinese. I deputati Giusi Bartolozzi e Michele Mancuso hanno voluto chiudere le danze, scegliendo la via della sfiducia. Ora, c’è anche Greco. “In realtà, anche dopo le amministrative del 2015 – dice – ho continuato a far parte di quest’area politica. Non mi sono mai allontanato. Credo sia fondamentale cercare l’unità di tutte le forze riformiste e moderate, che possano guardare anche ai movimenti civici. La politica è dinamica. In Forza Italia e nel centrodestra serve un ragionamento serio”.
Greco era presente al vertice della scorsa settimana, che è servito a tagliare qualsiasi intenzione di dialogare con la giunta Messinese. “C’è una città che ha smarrito la bussola e un’amministrazione comunale che non sa governarla – continua – il mio ruolo in Forza Italia non c’entra nulla con aspirazioni personali, che non ho. L’unità nel centrodestra locale è possibile. Con l’esperienza Messinese, abbiamo capito che il Movimento cinque stelle non è il cambiamento”. Il ritorno di Greco sembra serrare i ranghi tra i forzisti che vogliono sfiduciare Messinese ma che dovranno anche scegliere l’uomo da schierare nella prossima competizione per Palazzo di Città. Di certo, sono lontanissimi i tempi dell’abbraccio tra l’avvocato e l’allora grillino Domenico Messinese, che in piazza Umberto ufficializzavano l’intesa elettorale anti-Fasulo.
Dott. Lucio Greco ha detto la parola giusta “C’È UNA CITTÀ CHE HA SMARRITO LA BUSSOLA” un consiglio che veramente non sa cosa significa politica. Io personalmente in questo momento la città ha veramente bisogno di persone competenti ma no gente che nn vede non tocca.