Distrutto l’ordigno bellico a Bulala, rinvenuti anche reperti archeologici

 
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Gela. È stato fatto brillare questa mattina l’ordigno bellico rinvenuto nel tratto di mare antistante contrada Bulala. La bomba della seconda guerra mondiale, localizzata a pochi metri dalla riva, è stato recuperata e messa in sicurezza dagli artificieri della Marina Militare di Augusta.

Trasportato al largo su un gommone l’ordigno è stato fatto brillare su alti fondali a circa tre miglia a sud di Bulala in un’area appositamente scelta dalla Capitaneria di Porto di Gela.  

Dopo l’esplosione dell’ordigno i sommozzatori della Marina Militare e le unità della Guardia Costiera si sono spostati presso il parco archeologico subacqueo della località di Bulala all’interno del quale negli ultimi anni sono stati fatti importanti ritrovamenti archeologici come la nave greca e l’elmo corinzio.

Seguendo le indicazioni dell’ambientalista Franco Cassarino, i sommozzatori della Marina Militare hanno recuperato dai fondali, uno dopo l’altro tre reperti archeologici.

Si tratta di una grossa anfora, di un antico mortaio per pestare cereali e del basamento di una statua in ceramica.

I tre reperti archeologici sono stati presi in consegna dalla Capitaneria di Porto di Gela che li terrà in custodia in attesa che la Soprintendenza del Mare di Palermo, con la quale l’operazione è stata concordata, li prelevi.

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