Gela. La crisi idrica è una costante e la siccità ha inasprito l’emergenza. I riferimenti di “Progressisti e rinnovatori”, movimento che si rivede nel candidato a sindaco Miguel Donegani, fanno sapere che ci sono soluzioni attuabili nel breve periodo, nella prospettiva di interventi strutturali. “Ogni anno nella nostra città, soprattutto in concomitanza con l’arrivo della bella stagione, viviamo momenti di crisi idrica. Nonostante la rete idrica sia stata migliorata negli ultimi anni. La stagione calda non è ancora arrivata e stiamo già subendo una riduzione di portata da 135 litri al secondo a 100 litri al secondo, con distribuzione scaglionata e quartieri che soffrono la mancanza di acqua. Noi di “PeR” – dice il segretario Francesco Liardo – siamo coscienti di quanto il problema dell’acqua sia serio e vada risolto con un approccio pragmatico e risoluto, con azioni a breve, medio e lungo termine. Nell’immediato va aggiunto alle fonti un dissalatore mobile per integrare la portata mancante. Nel medio va studiato il reinserimento delle acque depurate dall’impianto biologico, con i dovuti accorgimenti igienico-sanitari da utilizzare come acque utili a riempire gli invasi, invece di scaricarle in mare. Il biologico ha una portata potenziale di 100 litri al secondo e potrebbe risolvere il problema della mancanza idrica, inserendo anche un potabilizzatore”. Il ritorno al processo di dissalazione è già nell’agenda della Regione. Per Liardo e per i vertici di “PeR”, servono stabilità di forniture e un servizio costante.
“Ma sarà molto importante risolvere il problema in maniera definitiva nel lungo periodo, muovendosi su diverse direttrici come la pulizia degli invasi per recuperare capacità di stoccaggio, la razionalizzazione delle fonti d’acqua destinate alla città, la realizzazione di pozzi da usare in caso di necessità, la rete intelligente per evitare le perdite, bisogna diffondere la cultura dell’uso consapevole e per la diminuzione dello spreco e per la salvaguardia ambientale. Il rapporto con Caltaqua e Siciliacque deve essere improntato al rispetto degli utenti – aggiunge Liardo – per noi la sostenibilità, ambientale e sociale, è punto cardine del programma e ci batteremo per avere una città finalmente normale”.