Discariche al Biviere, da 5 anni senza risposte: “La politica sempre più lontana”

 
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Gela. Aspetta da cinque anni che l’esito di quei carotaggi venga reso noto. Non ci sono ancora certezze, quindi, sulla possibile presenza di vere e proprie discariche d’idrocarburi interrate nell’area della riserva orientata protetta Biviere.

Senza esiti da cinque anni. Da mesi, il responsabile della stessa riserva Emilio Giudice scrive ai funzionari regionali e a quelli del ministero: le risposte non arrivano. “Quelle attività – spiega proprio Giudice – vennero appaltate da Sviluppo Italia. Ma, a questo punto, mi chiedo a cosa serva effettuare carotaggi nel sottosuolo se non vengono rilasciati i risultati?”. La presa di posizione di Giudice arriva a conclusione di un lungo periodo di silenzio dei funzionari che, almeno sulla carta, dovrebbero farsi carico di rilasciare l’intera documentazione.

La politica sempre più lontana. “Purtroppo – continua – quando si tratta di ambiente e, soprattutto, di capire cosa successe nel passato in queste aree, tutto si ferma. E’ un vero sfacelo istituzionale. Adesso, arriva la competizione elettorale. Qualsiasi partito che non metta al centro del proprio programma il risanamento ambientale e la bonifica della città e di tutte le aree circostanti non dovrebbe meritare alcun seguito da parte degli elettori”. Sempre più scarse sono le risorse a disposizione e i dati non lasciano ben sperare. “L’intera area del Biviere – conclude Giudice – è un sito sensibile ma siamo anni luce distanti dai valori imposti a livello comunitario. Le stesse acque del lago sono qualitativamente non in linea con i parametri imposti dalle normative in materia. Ma chi interviene per effettuare accertamenti sulle falde o sulle sostanze utilizzate, in molti casi, in agricoltura?”.

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