Discariche abusive, controlli a tappeto: anche il sindaco presente alle verifiche

Le zone rurali diventano terra di nessuno. Campi incolti, appezzamenti privati, qui il degrado è diventato quotidianità

04 giugno 2025 10:47
Discariche abusive, controlli a tappeto: anche il sindaco presente alle verifiche  -
Condividi

Gela.  È un assedio silenzioso, quello che da anni colpisce le aree periferiche e le campagne attorno alla città. Un’invasione sistematica di rifiuti: mattoni, laterizi, tufi, piastrelle, ma anche amianto e spazzatura domestica. Lontano dagli occhi e dai centri abitati, si consumano ogni giorno veri e propri crimini ambientali.
Le zone rurali diventano terra di nessuno. Campi incolti, appezzamenti privati, qui il degrado è diventato quotidianità.
Sono i resti di lavori edili, piccoli e grandi, spesso frutto di sbancamenti non dichiarati. E la presenza dell’amianto, in molti casi abbandonato senza alcuna precauzione, rende la situazione ancora più grave. Un rischio concreto per la salute pubblica e per l’ambiente.
Ieri mattina il primo cittadino, Terenziano Di Stefano, ha guidato un sopralluogo nelle aree più critiche vicino al fiume Maroglio. È il primo passo di un nuovo piano di controlli straordinari con pattugliamenti della polizia municipale e l’uso di fototrappole. Nemmeno il tempo di iniziare l’ispezione e un uomo viene sorpreso a scaricare rifiuti nel letto del fiume. Identificato, sarà sanzionato pesantemente. Ma non basta il pugno duro. Serve anche una presa di coscienza collettiva. E il sindaco lancia un appello alla responsabilità dei cittadini. La battaglia è appena iniziata. Ma se in città, grazie a telecamere e sanzioni, sembra più semplice ridurre le microdiscariche urbane, fuori dal centro abitato il rischio è che si continui a voltare lo sguardo.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Quotidiano di Gela