Gela. L’emergenza idrica che si è riproposta in queste settimane non sta mancando di creare disagi evidenti in giro per la città. I comitati di quartiere hanno invitato ad esentare dal pagamento delle bollette, almeno fino a quando non ci sarà una distribuzione efficiente. Insistono per incontrare i riferimenti di Ati e Caltaqua. Invece, non si è tenuto il tavolo che era stato indetto oggi su iniziativa dell’amministrazione comunale. Il sindaco Lucio Greco ha dato forfait a causa di un’improvvisa indisponibilità. “I cittadini hanno ragione – dice il presidente Ati Massimiliano Conti – però, la responsabilità non è nostra. Purtroppo, se le bollette arrivano significa che c’è stato un consumo idrico. Noi stiamo lavorando per raddoppiare la capacità dei pozzi Pantanelli, con un primo step in sessanta giorni e il secondo in centoventi giorni. Sarà valutato anche un terzo pozzo. Inoltre, siamo concentrati sulla sorgente Bubbonia. Il nostro obiettivo rimane l’autosufficienza senza dover dipendere da Siciliacque e dagli approvvigionamenti delle Madonie”. Conti conferma che la situazione attuale è comunque figlia di ciò che è mancato nel passato e di un’emergenza idrica che tocca tutta l’isola.
“C’è un’emergenza siciliana che sconta anche la disorganizzazione di tanti enti e di tanti fattori, certamente non nostri però”, conclude il presidente dell’Assemblea territoriale idrica. Su questo fronte la nuova amministrazione comunale non potrà esimersi dal prendere una posizione, tra continui disagi idrici.