Gela. “Nessuna bocciatura dell’assessore Terenziano Di Stefano. Non siamo noi a dirlo, parlano i risultati. Rimane il nostro punto di ripartenza”. Il capogruppo di “Una Buona Idea” Davide Sincero traccia i contenuti di una crisi di maggioranza, che per ora ha azzerato anche il vicesindaco. Di Stefano, fin dall’inizio dell’esperienza della giunta Greco, ha concentrato gli sforzi amministrativi intorno a programmi di finanziamento strategici, da “Agenda Urbana” per arrivare a “Qualità dell’abitare”, mantenendo contatti con le istituzioni regionali e nazionali, anche per le Zes e le bonifiche delle ex discariche industriali. L’azzeramento ha preso alla sprovvista anche le aree di maggioranza più vicine all’avvocato Greco. C’è già chi parla di un rientro di Di Stefano, anche a seguito di quanto prodotto dal suo assessorato e dal gruppo di lavoro che si è occupato anzitutto di “Agenda Urbana”. Per Sincero, la questione politica però è più ampia. “Dobbiamo fare un po’ tutti un mea culpa – continua – se venerdì ci siamo trovati a parlare di azzeramento e di rilancio amministrativo, piuttosto che del decreto ministeriale che stanzia trenta milioni di euro per i nostri progetti di “Qualità dell’abitare”, la responsabilità è di tutti. Il sindaco, però, ormai sa giudicare e può valutare i meriti di chi ha lavorato di più e la qualità di quanto prodotto. Il sindaco, mi pare legittimo, ha il dovere di rilanciare l’azione amministrativa. Però, bisogna stabilire un metodo, che ci consenta di governare fino alla conclusione del mandato. Nel corso dell’incontro di ieri, il sindaco ha dimostrato massima apertura e disponibilità. Ha veramente intenzione di recuperare la sua maggioranza”. Il difetto di fondo, secondo Sincero, va comunque sanato. “Ad oggi, non siamo riusciti a comunicare alla città i risultati che questa amministrazione ha ottenuto – continua – nonostante le difficoltà, è una delle amministrazioni comunali che, in assoluto, ha ottenuto più fondi e finanziamenti, con progetti importanti che hanno ottenuto il via libera dai ministeri”. Per i civici di “Una Buona Idea”, che due anni fa riuscirono a far segnare un risultato elettorale, sicuramente superiore ad ogni aspettativa, le basi della ripartenza sono piuttosto chiare. Non solo un metodo di governo, che eviti nuove fibrillazioni, ma anche un perimetro politico ben delineato. “Il perimetro per ripartire è quello di due anni fa, chiaramente allargato a quelle forze che hanno aderito successivamente, come l’Udc, che ha sempre dato un contributo importante. Poi, purtroppo, c’è anche chi si è autoescluso”.
Sincero non ci gira intorno e conferma quindi che la ripartenza per “Una Buona Idea” non può che passare da Di Stefano. Al contempo, il gruppo che fa riferimento al vicesindaco è tra quelli che a Greco ha già fatto capire che l’azzeramento e la ripartenza devono toccare ogni aspetto amministrativo, ma non solo. Sottogoverni e commissioni potrebbero andare incontro a “ritocchi”, piuttosto consistenti. Prima, però, c’è la necessità di chiudere l’intesa politica. Il resto verrà di conseguenza.