Di Stefano con assessori e dirigenti, disamina su temi delicati: beni confiscati e immobili abusivi
Gela. Non c’è solo lo spazio concesso alle provinciali di secondo livello. A Palazzo di Città, va avanti l’attività concentrata sui punti essenziali posti dal sindaco Di Stefano, sia ai suoi assessori...

Gela. Non c’è solo lo spazio concesso alle provinciali di secondo livello. A Palazzo di Città, va avanti l’attività concentrata sui punti essenziali posti dal sindaco Di Stefano, sia ai suoi assessori sia alla burocrazia municipale, decisamente sottodimensionata quanto a numeri del personale. Questa mattina, il primo cittadino, all’indomani della riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza, tenutasi proprio a Palazzo di Città e coordinata dal prefetto Armenia, ha voluto toccare diversi ambiti durante un incontro con gli assessori, i dirigenti e il segretario generale Curaba. Non solo gli aspetti finanziari, compresi quelli del bilancio stabilmente riequilibrato. Di Stefano ha voluto approfondire temi delicati come quelli che passano dall’affidamento e dalla successiva gestione a fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata e ancora il capitolo degli immobili abusivi. Sono questioni che per il sindaco e per la sua amministrazione non devono finire in secondo piano. Nel tempo, non sono mancate le interlocuzioni con la prefettura, che monitora. “E’ giusto dare segnali – dice Di Stefano – abbiamo sottolineato, anche ieri durante la riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza, che lo Stato c’è. Quindi, noi dobbiamo sempre fare tutto ciò che è necessario, pure da un punto di vista di programmazione e interventi. Sono tutte attività che vanno seguite con molta attenzione”. Nel corso della verifica, non sono mancate analisi sui fondi Pnrr e più in generale su quelli dei tanti programmi di finanziamento attivati dall’ente municipale. Ci sono precisi protocolli sottoscritti con la prefettura e con le forze dell’ordine. I cantieri, in gran parte, sono partiti e assorbono ingenti risorse economiche.
I magistrati della Corte dei Conti, di recente, in una loro disamina sulla situazione complessiva accertata rispetto a Palazzo di Città, hanno spiegato che “la maggior parte dei progetti si trova in fase di conclusione ovvero in altre fasi di avanzamento procedurale e nessun progetto si trova in stato di avvio”.