Di Stefano aspetta gli autonomisti, innesti progressisti nella lista Pd? Cuvato vicino ai dem

 
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Di Stefano e i dem Arancio e Fava

Gela. “Cinque liste chiuse” ma l’ex assessore Terenziano Di Stefano, candidato a sindaco alla testa della coalizione maturata nell’agorà politica, attende comunque gli ultimi riscontri da chi non ha ancora dato l’assenso definitivo. Tra questi, ci sono gli autonomisti dell’Mpa che negli ultimi giorni, al loro interno, hanno compreso che non ci sarà una linea unitaria. Il capogruppo consiliare Diego Iaglietti, il suo gruppo e altri esponenti lombardiani, sosterranno “Alleanza per Gela”, con Scerra sindaco. Scelta analoga l’ha fatta Giuseppe Guastella, anche se nell’ultimo periodo si era piuttosto allontanato dal sentiero dell’Mpa. Gli altri pezzi del gruppo cittadino, salvo mutamenti repentini, dovrebbero arrivare a sostegno di Di Stefano. Una scelta che pare accomunare il consigliere comunale Valeria Caci, gli assessori Ugo Costa e Ivan Liardi ed infine uno dei riferimenti locali, Rosario Caci. “Le interlocuzioni ci sono e anche piuttosto frequenti – dice Di Stefano – aspettiamo la decisione che prenderanno”. L’ex assessore, che nella giunta del sindaco Lucio Greco ha condiviso un percorso programmatico pure insieme ai lombardiani, non pone nessun vincolo né ritiene che possano essercene rispetto al ruolo ricoperto in amministrazione comunale. “Leggo dichiarazioni di chi ritiene che l’aver fatto parte della giunta possa rappresentare un limite – aggiunge – non la penso così. Noi siamo aperti a chi ha dimostrato interesse per la città, amministrando tra mille difficoltà. Sappiamo bene quale fosse la situazione. Chi ha sempre dimostrato coerenza verso la città e un grande senso di moralità, per noi è ben accetto”. Di Stefano non nega di aspettare risposte, inoltre, da un fronte piuttosto vicino all’area progressista e a quella del Pd. Come abbiamo riferito, da qualche tempo esponenti socialisti, dell’area dem e del contesto sindacale, stanno valutando un sostegno attivo all’alleanza di Di Stefano. L’ex segretario cittadino del Pd Guido Siragusa e il consigliere comunale indipendente Paola Giudice potrebbero decidere di mettersi in gioco, con una candidatura. Possono far parte della lista dem? Il tema pare piuttosto delicato. Siragusa (che non ha lasciato il partito) dopo le dimissioni non si è mai veramente rivisto nella linea commissariale. Il consigliere Giudice, invece, ha sempre sottolineato il bisogno di un cambiamento netto tra le fila dem. Pare che a breve qualcosa possa muoversi.

Questo gruppo di area progressista pare orientato a stare con Di Stefano, per costruire un argine elettorale rispetto al duopolio del centrodestra. I dem, come hanno già riferito il commissario Giuseppe Arancio e i vice Giuseppe Fava e Francesco Di Dio, con il sì a Di Stefano stanno intensificando la fase che li porterà a chiudere la lista. Pare possano esserci delle sorprese. Tra i dem potrebbe collocarsi Antonio Cuvato, storico attivista del Movimento cinquestelle e da sempre impegnato nel contesto sociale della città con il comitato “Viviamo Manfria”. Avrebbe maturato questa decisione, in una fase che comunque vede grillini e dem schierati nella stessa coalizione, in appoggio a Di Stefano. Attualmente, il candidato a sindaco può contare sulle liste di Pd, M5s, “Una Buona Idea”, Ripartiamo da zero (Melfa)-Azione e Sud chiama nord, che annovera anche il secondo innesto di derivazione grillina, “Altra”.

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