Gela. Il dibattimento è stato aperto davanti al collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore. Per Vittorio Graziano Comes, in passato condannato in via definitiva per il rogo che distrusse il bar Belvedere in viale Mediterraneo, l’accusa è di istigazione alla corruzione. Secondo i pm della procura, avrebbe offerto mille euro ad un agente della penitenziaria, affinché facesse arrivare in carcere, a Balate, un telefono cellulare, permettendogli di comunicare con l’esterno. Proposta che non venne mai accettata.
I fatti vennero subito segnalati. Partì un’indagine. Comes, difeso dal legale Davide Limoncello, lo scorso anno è stato rinviato a giudizio proprio per questa vicenda. Il dibattimento è stato aperto con le richieste istruttorie avanzate sia dalla procura sia dalla difesa.