Gela. La richiesta per arrivare alla dichiarazione dello stato di calamità naturale verrà trasmessa nell’arco di pochi giorni. Il sindaco Lucio Greco lo ha riferito, questa mattina a Grotticelli, agli agricoltori che si sono riuniti per fare il punto della situazione. Oltre all’avvocato e agli operatori locali del settore, c’erano il primo cittadino di Niscemi Massimiliano Conti e il parlamentare regionale Nuccio Di Paola. L’ondata di maltempo, con piogge e grandine, ha messo in ginocchio i campi tra Gela e Niscemi. Migliaia di agricoltori hanno perso i raccolti e ora chiedono supporti concreti. La procedura per la dichiarazione dello stato di calamità naturale è stata avviata dal consiglio comunale e verrà trasmessa agli uffici palermitani. Gli agricoltori, però, non sono solo vittime degli effetti di ondate di maltempo, sempre più violente e intense, ma paradossalmente risentono della mancanza di acqua. L’interconnessione tra le dighe Cimia e Disueri è fuori uso da tempo e i lavori non sono stati completati. L’acqua invasata continua ad essere scaricata in mare, perché le dighe del territorio non sono nelle condizioni strutturali di poterla contenere. Da anni, gli agricoltori chiedono interventi, che non si sono mai concretizzati. L’avvocato Greco chiederà un tavolo tecnico permanente, anche a livello regionale, che era stato avviato alcuni mesi fa, ma che poi non ha avuto seguito.
Il deputato Di Paola ha attaccato le scelte del governo regionale. “Ha abbandonato questo territorio e migliaia di agricoltori – ha detto – ha scelto di affidarsi ad assessori all’energia che non conoscono il territorio e non trovano soluzioni per le dighe”. La mobilitazione degli agricoltori locali, che temono l’ennesimo periodo di crisi senza soluzioni, prosegue.