Countdown provinciali, Castellana "progetto Di Stefano aggrega e niente franchi tiratori": oggi contatto con "PeR"
Il primo cittadino gelese, alla testa di una coalizione progressista e civica, è impegnato anche in questi giorni in una serie di incontri in varie zone del territorio provinciale

Gela. Le urne di domenica, per le provinciali di secondo livello, diranno se il “modello Gela”, che punta a diventare “modello Provincia”, potrà reggere la concorrenza di un centrodestra, ancora una volta diviso, come accaduto alle amministrative, in città, lo scorso anno. Il sindaco Di Stefano deve mettere i numeri giusti per superare le quotazioni dei colleghi di Caltanissetta e Niscemi, Tesauro e Conti. Il primo cittadino gelese, alla testa di una coalizione progressista e civica, è impegnato anche in questi giorni in una serie di incontri in varie zone del territorio provinciale. I contatti sono costanti con diversi sindaci e consiglieri, oltre che con gli alleati che lo sostengono fin dall'inizio. Il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola, lo scorso anno, a conclusione dell'agorà, gli ha assicurato la candidatura a sindaco. Adesso, lo ha voluto fortemente per la presidenza della Provincia. Se tra gli alleati nel “modello Gela” ci sono punti in bilico, come nel caso dell'Mpa-”Grande Sicilia”, che si dovrebbe schierare con Tesauro e Forza Italia, altri sono parte integrante della prospettiva cittadina, provinciale e regionale. E' il caso del Movimento cinquestelle, che senza se e senza ma sta con Di Stefano. “Pensiamo che sia il progetto vincente – dice il capogruppo consiliare M5s Francesco Castellana – quello del sindaco Di Stefano è un programma che aggrega e riteniamo abbia tutti i numeri per conseguire il risultato alle provinciali”. Castellana, a sua volta candidando al consiglio provinciale, non pare preoccupato da eventuali colpi di scena, tra le file amiche. “Franchi tiratori? Non ce ne saranno – precisa – è un sistema di voto che non lo permette. Ci sono numeri precisi e altre alchimie sono da escludere. Chiaramente, se tra gli alleati dovessero emergere colpi di scena particolari, allora sarà giusto fare subito dopo le necessarie valutazioni”. C'è chi ritiene, sulla scorta di quanto spiegato dagli esponenti del Pd e dai dirigenti del laboratorio politico “PeR”, che l'esito delle provinciali possa ispirare mutamenti nella giunta comunale di Di Stefano. Il sindaco, fino a ora, è sempre stato molto cauto sul punto. Prima, analizzerà l'esito delle urne di domenica, aperte solo a sindaci e consiglieri comunali. In giornata, intanto, dovrebbe esserci un contatto con il segretario regionale di “PeR” Miguel Donegani, che la scorsa settimana ha accolto l'appello di Di Paola per unire le forze alternative al centrodestra, partendo proprio dalle provinciali. Un accordo ufficiale tra “PeR” e le sigle che si rivedono in “L'alternativa con Terenziano” non c'è ancora. Donegani e i suoi sono stati chiari, richiamando l'esigenza di un'alleanza dal perimetro netto, esclusivamente di centrosinistra e civico. Tutto verrà vagliato, compresi i numeri assicurati da ogni gruppo amico. Il primo banco, domenica, con le provinciali.