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Corsa alle provinciali, opposizione può essere decisiva: priorità alle scelte di partito o al territorio?

Gela. La griglia di partenza per le provinciali di secondo livello si va man mano definendo. Salvo sorprese inattese, ai blocchi si presenteranno i sindaci di Gela, Caltanissetta e Niscemi, Di Stefano...

A cura di Rosario Cauchi
04 aprile 2025 20:06
Corsa alle provinciali, opposizione può essere decisiva: priorità alle scelte di partito o al territorio? - I consiglieri di opposizione Oliveri, Guastella e Biundo
I consiglieri di opposizione Oliveri, Guastella e Biundo
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Gela. La griglia di partenza per le provinciali di secondo livello si va man mano definendo. Salvo sorprese inattese, ai blocchi si presenteranno i sindaci di Gela, Caltanissetta e Niscemi, Di Stefano, Tesauro e Conti. Se il primo cittadino gelese può fare affidamento su una coalizione, prevalentemente progressista e civica, Tesauro e Conti si contendono il centrodestra. Il sindaco nisseno è sponsorizzato senza se e senza ma dai forzisti, con in testa il parlamentare Ars Michele Mancuso, mentre Conti è stato voluto principalmente dalla Lega di Sammartino e può affidarsi inoltre a FdI, Dc e Noi Moderati. Ogni candidato alla presidenza sta cercando di drenare consensi, attraverso liste a proprio supporto. Sulla carta, dovrebbe valere l’appartenenza di partito e di schieramento. Sul piano pratico, però, sarà un voto tutto da decifrare, rivolto esclusivamente ai primi cittadini e ai consiglieri. In città, i civici che stanno con Di Stefano non fanno mistero di attendersi qualcosa dall’opposizione. Un ragionamento probabilmente più locale che di partito. Nel campo di chi non si riconosce nell’amministrazione del “modello Gela”, puntano al consiglio provinciale, in ambito centrodestra, il cuffariano Irti e la meloniana Cavallo, nelle liste di Dc e FdI. Potrebbe essere della partita pure il consigliere Gabriele Pellegrino. In aula consiliare è rappresentante di “Avanti Gela” ma alle urne per le provinciali potrebbe schierarsi con i forzisti, per Tesauro. Quasi sicuramente, per il consiglio provinciale, un appoggio non gli dovrebbe mancare dal vicepresidente del consiglio comunale Antonino Biundo, a sua volta esponente FI, che non sarà nella lista del partito. Non competono per le provinciali, l’altro cuffariano Giuseppe Guastella e l’ex candidato a sindaco Grazia Cosentino, vicina alla Dc ma senza aver mai formalmente aderito. Nel gruppo di opposizione, un sì a Di Stefano potrebbe arrivare dal renziano Albrerto Zappietro. Italia Viva, su volere del leader Renzi, è ormai proiettata nel campo progressista. Ieri sera, il riferimento provinciale del partito Giuseppe Ventura era in municipio e ha avuto modo di soffermarsi sia con esponenti di centrodestra sia con i riferimenti della coalizione del sindaco.

Non sono da trascurare le scelte di due indipendenti, Antonella Di Benedetto, eletta in consiglio comunale sotto il logo della lista dell’allora candidato a sindaco Salvatore Scerra, e Cristina Oliveri, subentrata lo scorso anno all’imprenditore Angelo Caci, il più votato in assoluto alle amministrative, e fino a oggi mai collocata in un contesto di partito. Nel gruppo misto, nessuno fino a ora si è sbilanciato. Per Di Stefano, ottenere consensi da esponenti di opposizione potrebbe essere decisivo, facendo leva sul sistema di voto ponderato, che dà centralità alle assemblee cittadine di Gela e Caltanissetta. Negli scorsi giorni, il neo segretario di “Una Buona Idea” Rino Licata si è rivolto ai consiglieri di opposizione, sottolineando l’importanza di riflettere sul voto e sulla rappresentanza territoriale più che di partito o di schieramento.

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