Gela. E’ chiaramente una seconda partita, dopo quella vinta lo scorso anno con le amministrative gelesi che hanno dato la fascia tricolore al sindaco Di Stefano. Il deputato Ars e coordinatore regionale M5s Nuccio Di Paola vuole giocarsi, con tutte le chance possibili, pure il secondo confronto, a fine aprile, con le provinciali, aperte esclusivamente al voto di sindaci e consiglieri comunali. C’era lui dietro al “modello Gela” delle amministrative e adesso sta lavorando, insieme al sindaco Di Stefano e agli alleati, al “modello Provincia”. Da giorni, ha intensificato incontri e contatti. Questa mattina, ha visto non solo i civici locali ma anche quelli del Vallone, ai quali si rivolge con molto interesse. “Stiamo costruendo un progetto che parte dal nostro territorio provinciale – dice il vicepresidente Ars – vogliamo un percorso che aggreghi più possibile. Vogliamo governare l’ente Provincia, che da oltre dieci anni è commissariato. I commissari, peraltro, vengono nominati dal governo regionale e sicuramente il centrodestra ha avuto un ruolo determinante. L’obiettivo è rappresentare tutto il territorio”. L’appello del riferimento regionale M5s è a sindaci e consiglieri, indipendentemente dallo schieramento, che si rivedono nel rilancio del territorio e dell’ente provinciale. “Noi siamo in campo e non abbiamo dietro politici di Palermo, di Catania o di Raffadali – continua – pensiamo che la candidatura alla presidenza della Provincia del sindaco Di Stefano possa veramente aggregare. Non è un trampolino per le regionali, a differenza delle intenzioni di altri, né abbiamo qualcuno che ci detta la strategia da altre zone della Sicilia”. Il deputato Ars è netto quando si tratta del contraltare di centrodestra. “La candidatura del sindaco Conti è una decisione di Sammartino e Cuffaro – aggiunge – mi pare evidente che il centrodestra sia spaccato. Si divide perché il presidente della Regione Schifani, nel suo programma elettorale di tre anni fa, aveva promesso di riattivare le Province con il sistema del voto diretto. Invece, ci troviamo a votare con un sistema aperto solo a sindaci e consiglieri comunali. E’ stato un fallimento”. Ancora una volta, come già avvenuto nell’esperienza dell’agorà per le amministrative gelesi, il vicepresidente Ars punta tanto su Di Stefano e sulla sua capacità di aggregare, partendo dall’approccio civico.
“E’ un tipo di elezione che si fonda sul sentire dei sindaci e dei consiglieri – dice inoltre – non è una questione di appartenenza ma di progetto per l’ente provinciale. Noi vogliamo dare spazio a tutto il territorio. I sindaci del Vallone? Sono una risorsa e siamo pronti a condividere il progetto che stiamo costruendo. Vogliamo un’alternativa netta”. Una battuta finale non la nega quando si tratta della nascita, da poco ufficializzata, del nuovo soggetto politico voluto dal leader Mpa Lombardo, dal sindaco di Palermo Lagalla e dall’ex presidente Ars Micciché. Proprio oggi, Di Paola ha partecipato a un confronto sul civismo, al quale ha preso parte Lagalla. “Grande Sicilia? Mi ricorda un po’ l’esperienza di “Grande sud” – conclude – quando scese in campo, fu eletto un presidente della Regione gelese. Spero possa essere un buon auspicio per le prossime regionali”.
Appunto, fu eletto un Presidente Gelese, il PEGGIORE della STORIA, se questo è il vostro auspicio, significa che non volete bene questo territorio, che Di Stefano non è all’altezza di Governare neppure il Comune di Gela, lo ga dimostrato da vice Sindaco facendo perdere milioni di finanziamenti e da Sindaco , che dopo quasi 1 anno non ha concluso NULLA.
SOLO CHIACCHIERE, d’altronde i 5 stelle ci hanno abituato alle chiacchiere.
Con 2 Senatori e 1 SUPER DEPUTATO Gela dovrebbe brillare, invece, NULLA.
IL Sincaco Massimiliano Conti in questi anni ha cambiato in MEGLIO il volto di NISCEMI, conosce il territorio della Provincia perché si è sempre confrontato con gli altri suoi colleghi Sindaci, eppoi, il fatto che l’On. Mancuso è contrario significa che ha le mani LIBERE, perché nel centro destra il problema vero è MANCUSO.
FORZA MASSIMILIANO CONTI.