Gela. Il rilancio economico della città, almeno in base al contenuto dell’Accordo di programma che l’amministrazione comunale
vorrebbe concretizzare entro la fine dell’anno, passa soprattutto dalla compartecipazione pubblico-privato.
Il Comune e i privati nella gestione delle infrastrutture industriali. Mentre la giunta conferma che il protocollo del 6 novembre scorso verrà mantenuto sul fronte degli investimenti Eni, nel testo dell’Accordo di programma si va oltre. Sono già state ribattezzate Infra-Gela e Port-Gela. Si tratta di società miste, pubblico-privato, che dovrebbero candidarsi a gestire le sorti del rilancio economico. Il loro ruolo emerge dal contenuto proprio del testo dell’accordo redatto dai tecnici del comune, sotto la supervisione del sindaco e soprattutto dell’assessore Simone Siciliano. Infra-Gela, si legge, avrà l’obiettivo di “gestire le infrastrutture/utilities del sito industriale”. La ragione è immediatamente indicata, “favorire la nascita, all’interno dell’area industriale, di aziende con mission compatibili ed affini alla raffineria green”. L’amministrazione comunale, così, entrerebbe in prima battuta nella gestione delle infrastrutture dell’area industriale.
L’hub nel Mediterraneo attraverso Port-Gela. Una linea praticamente analoga a quella che darebbe vita ad un’altra società, Port-Gela. In questo caso, l’amministrazione comunale entrerebbe fianco a fianco con “operatori e gruppi attivi nel settore della logistica e dell’intermodalità”. Port-Gela, quindi, dovrebbe essere una società in grado di “rilanciare il settore portuale e logistico”. L’area del porto isola Eni, in questo senso, diverrebbe un hub nel Mediterraneo soprattutto sul fronte della gestione dei traffici tramite container. Intanto, come confermato tra le pagine dell’accordo, sui tavoli dell’amministrazione comunale è arrivata la proposta della BurdockMethanes srl, nella sfera del gruppo Caronte&Tourist, mirata a realizzare un terminal per il gas naturale liquefatto, necessario al rifornimento delle navi in transito lungo le rotte del Mediterraneo. Da questo primo passo, l’amministrazione virerebbe verso la costruzione di un vero e proprio hub, molto più complesso, sia per i rifornimenti di gas naturale liquefatto che per quelli di gas naturale compresso.
Lucio Greco critica i cinquestelle dopo l’incontro al ministero. Intanto, all’indomani dell’incontro tenutosi al ministero dello sviluppo economico, l’ex candidato a sindaco della lista Un’Altra Gela, l’avvocato Lucio Greco, solleva dubbi sui risultati ottenuti dalla giunta. “Dichiarare che si è raggiunto il risultato di ottenere lo stralcio degli ammortizzatori sociali e il potenziamento di qualche impiegato all’ufficio del lavoro di Caltanissetta, per assolvere il compito di evadere le pratiche della cassa integrazione – spiega – equivale a dichiarare definitiva ed irreversibile la banca rotta della nostra città”. L’idillio tra Un’Altra Gela e i cinquestelle, almeno su Eni, sembra finito.