Consiglieri incandidabili? “Il danno erariale può pesare dopo le elezioni”

 
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Gela. Ma rischiano veramente l’incandidabilità alle prossime, a questo punto quasi imminenti, amministrative? Il timore di non potersi ripresentare per un posto in consiglio comunale è ancora molto forte tra diversi consiglieri comunali, finiti nella lista

redatta dai magistrati della Corte dei conti regionale e ai quali vengono chieste eventuali deduzioni difensive davanti all’accusa di aver avallato un presunto “aggiustamento” del patto di stabilità interno.
“La questione – spiega il consigliere di Articolo 4 Terenziano Di Stefano – è veramente molto seria. Le possibilità sono due. Possiamo scegliere di pagare l’oblazione calcolata al minimo di legge e, in questo modo, chiudere la procedura con la possibilità di ricandidarci. Si ammetterebbero colpe che, ribadisco, non sono per nulla nostre. Oppure, sarà possibile presentare le deduzioni e difendersi, con il rischio che al momento delle amministrative il contenzioso sia ancora aperto e, quindi, impedisca la candidatura. Comunque, in entrambi i casi, l’indagine prosegue e nulla esclude che nuovi provvedimenti, ad esempio, possano essere notificati a consiglieri che riusciranno a farsi rieleggere nel nuovo civico consesso. La contestazione di un danno erariale non piace a nessuno”.
I magistrati della Corte dei conti hanno sicuramente prodotto una notevole falla nelle sicurezza di molti consiglieri, già pronti a sostenere una nuova campagna elettorale.
“Una cosa è sicura – conclude Di Stefano – difficilmente, visti i precedenti, i nuovi consiglieri eletti si prenderanno la responsabilità di votare bilanci o debiti presentati in aula”.

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