Completamento raddoppio consortile, verifiche in Regione per fondi: focus su rete fognaria
Il sistema consortile e gli altri stralci dei lavori per la rete fognaria di Manfria al centro delle verifiche
Gela. Il raddoppio del sistema di depurazione consortile è sospeso ormai da diversi anni. L'aumento dei costi, per un totale che supera i quattro milioni di euro, ha di fatto bloccato i cantieri che erano in corso, nonostante diverse vicissitudini anche generate da inchieste giudiziarie. La Regione continua a mantenere il coordinamento della procedura. Prima dell'estate, c'erano state indicazioni sull'individuazione delle somme per coprire i costi ulteriori, a seguito di un accesso agli atti del senatore Pietro Lorefice. L'amministrazione comunale vuole valutare le intenzioni degli uffici palermitani. In settimana, una delegazione del Pd (ci sarà anche il vicesindaco Giuseppe Fava) sarà proprio a Palermo per una verifica sul tema. "I fondi ci sono - sottolinea Fava - dobbiamo attivare il percorso giusto per sbloccare questa procedura". Completare il raddoppio del sistema consortile consentirebbe di adeguare e migliorare il ciclo della depurazione, oltre agli interventi di potenziamento effettuati per il depuratore di Macchitella (in capo al commissario). Servono però procedure più snelle e un'attuazione pratica delle somme che la Regione pare avere a disposizione. Durante la trasferta istituzionale, si farà pure un approfondimento su altri capitoli che non vengono trascurati, a cominciare dagli stralci ulteriori dei lavori per la rete fognaria di Manfria. Anche in questo caso, i fondi per estendere i lavori alle aree limitrofe possono essere sbloccati mentre a breve dovrebbero partire i cantieri del primo stralcio, già finanziato.
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