Comitato “Legalità e Trasparenza”: “Sospetti su terreni espropriati”

 
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Gela. Il progetto d’edilizia economica e popolare di contrada Catania-Casciana, destinato a far sorgere decine d’appartamenti, produce una nuova conseguenza.

Da qualche giorno, infatti, si è costituito un vero e proprio comitato: composto, in prevalenza, dai proprietari dei terreni che verranno espropriati per consentire l’avvio dei lavori.
L’hanno ribattezzato “della legalità e della trasparenza”. Una denominazione che, da subito, mette in discussione la fondatezza delle procedure fino ad oggi adottate per consentire l’approvazione definitiva del progetto, presentato da un gruppo di cooperative riunite sotto l’acronimo Prosud.
I componenti del comitato, che racchiude circa trenta proprietari, lanciano denunce mirate. In sostanza, fanno già presagire nuove perdite economiche per le casse di Palazzo di Città.
I loro terreni, qualora la procedura venisse conclusa, dovrebbero essere espropriati ad un prezzo di circa 20 euro a metro quadrato: una soglia giudicata praticamente irrilevante. Così, sono pronti ad intraprendere la via legale per ottenere indennità superiori.
“E’ chiaro – scrivono nell’appello indirizzato al sindaco e al commissario regionale che dovrà occuparsi del piano – che tale atteggiamento della pubblica amministrazione ha determinato, e continuerà a farlo, una valanga di debiti fuori bilancio e, di conseguenza, un danno da centinaia di migliaia di euro”.
Le “stranezze” della vicenda Catania-Casciana riguardano, inoltre, i tanti terreni, già inseriti in aree residenziali private: ugualmente espropriati per consentire l’avvio dei lavori.
“Questi terreni – continua l’appello – risultano essere assai estesi in percentuale rispetto alle aree destinate all’edilizia economica popolare”.
Il sospetto dei membri del comitato, quindi, riguarda presunte facilitazioni assicurate agli imprenditori delle cooperative: a danno, in ogni caso, delle casse comunali.

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