Gela. Si è concluso positivamente il sondaggio “La Facoltà che vorrei”. Alla luce dei risultati registrati si evince chiaramente che Gela non è indifferente all’investimento in conoscenza e in istruzione.
Fattori indispensabili per accrescere la capacità degli individui di incrementare la produzione.
Con il termine “capitale umano” si indica il patrimonio di abilità, capacità tecniche e conoscenze di cui le persone sono dotate. Se ne è riconosciuto il valore economico nel migliorare la qualità del lavoro, nell’aumentare l’efficienza dei processi produttivi, nel facilitare l’adozione e lo sviluppo di tecniche e prodotti nuovi, con benefici individuali e per il sistema nel suo complesso.
È necessario riflettere sugli strumenti con cui la società incrementa la propria dotazione di capitale umano e sulle determinanti delle scelte individuali di istruzione.
Occorre analizzare sia i luoghi preposti alla formazione del capitale umano, scuola e università, sia le ragioni di scelta individuale che talora appaiono ingiustificate alla luce dei ritorni economici dell’istruzione.
Il nostro paese, come tanti altri, sta attraversando un periodo molto difficile. I problemi economici che ci riguardano sono solo in parte da attribuire alla grande recessione mondiale.
Hanno origini molto lontane, affondano le radici nei caratteri strutturali della nostra economia; i problemi finanziari di oggi risentono delle politiche di bilancio pubblico seguite negli anni passati.
Non ci si può illudere che interventi di natura macroeconomica siano in grado di risolvere queste carenze. Soltanto aggredendo le nostre debolezze strutturali si può rigenerare l’economia italiana. La nostra economia va resa più inclusiva, innalzando la partecipazione al lavoro dei giovani e delle donne in primo luogo, eliminando le barrire esistenti all’attività produttiva, così come quelle che legano i destini delle persone alle loro origini familiari.
È certamente questo il senso del continuo richiamo alla rimozione dei vincoli, delle rendite di posizione, delle restrizioni alla concorrenza e all’attività economica. La scarsa concorrenza mantiene bassi i livelli produttivi e occupazionali in molti settori, deprime la competitività e la capacità innovativa dell’intero sistema, impedisce ai talenti di esprimersi.
Un attenzione particolare va rivolta al mezzogiorno, dove i ritardi strutturali sono più gravi. Il capitale umano, l’investimento in conoscenza rappresentano una delle variabili chiave dell’azione di politica economica. I loro rendimenti economici sono indubbi per gli individui e per la collettività. Sono importanti per i loro effetti diretti sulla produttività. Lo sono per quelli indiretti che si manifestano nell’interazione tra gli individui, attraverso la crescita del senso civico, il rispetto delle regole e l’affermazione del diritto.
Per tutte queste ragioni e alla luce dei risultati del sondaggio “La Facoltà che vorrei”, saranno attivati tutti i canali necessari per cercare di portare a Gela master universitari di II livello e corsi universitari.
Alessandro Morselli
Risultati sondaggio la “Facoltà che vorrei”
Economia – 31.4% vot. 69
Giurisprudenza – 7.7% vot. 17
Scienze Politiche – 35.5% vot. 78
Lingua e Letterature Straniere – 25.5% vot. 56
Numero dei Voti | 220 |
Inizio voto | 2012-03-31 15:22:30 |
Fine voto | 2012-05-16 00:00:00 |