Chiesa Madre Immacolata | Il legame segreto con il Laterano e le curiosità che pochi conoscono
La Chiesa Madre Immacolata di San Cataldo, affiliata al Laterano: storia, patrimonio e una curiosità che sorprende anche i locali.
Nel cuore di San Cataldo, domina la maestosa Chiesa Madre Immacolata, eretta nel Seicento su progetto della famiglia Galletti. Costruita a partire dal 1632, fu interamente rifatta dopo un crollo nel 1695 su commissione del principe Giuseppe Galletti. Figlia del fervore religioso e del potere baronale, la chiesa a tre navate con grande cupola centrale rispecchia il barocco tridentino, pensato per incantare le masse contadine con volte decorate, tesori lignei e affreschi. Il suo spessore storico si arricchisce di un riconoscimento unico: dal 27 settembre 2009 è ufficialmente unita — con una particolare affiliazione — alla papale Arcibasilica Lateranense di Roma, conferendole lo status di “Madre e Capo” nel territorio, con indulgenze perpetue elargite ai fedeli.
La consacrazione e i restauri che l’hanno resa immortale
La chiesa fu solennemente consacrata il 9 maggio 1739 dal vescovo Pietro Galletti, fratello del principe committente. Nel corso dei secoli, furono eseguiti importanti lavori: tra il 1695 e il ‘700 risanamenti per crolli; nel 1739 la decorazione del coro; nel 1820‑1845 la facciata in pietra scolpita, il pavimento e le tombe monumentali opera di mastri palermitani e architetti di scuola Vaccarini . La modernità tocca la chiesa tra il 1965 e il 1979, quando dopo una chiusura per rischio crolli fu riaperta grazie alla determinazione della comunità e al tacito patto tra cittadini e autorità. Infine, tra il 2015 e il 2016 sono stati eseguiti restauri della facciata e installazione di impianti elettrici moderni, con un finanziamento mix tra Cef e Conferenza episcopale.
Curiosità
Pochi sanno che la Chiesa Madre di San Cataldo è la prima in Sicilia a ottenere l’affiliazione con vincolo particolare alla Arcibasilica Lateranense (il “Laterano” di Roma). Questo speciale legame le conferisce indulgenze plenarie in numerose feste — dall’Immacolata dell’8 dicembre alla festa liturgica del Santo Patrono — permettendo ai fedeli di beneficiare delle stesse grazie spirituali riservate solo ai luoghi più sacri della cristianità.
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