Gela. Una mini, ma veramente mini, maggioranza a sostegno del sindaco Domenico Messinese e della sua giunta? I numeri non sono affatto favorevoli all’amministrazione comunale che, per l’ennesima volta, si è vista bocciare un atto strategico come il piano economico finanziario sui rifiuti. Ieri mattina, alla seduta convocata d’urgenza per cercare di approvare il pef entro la scadenza del 31 marzo, si sono presentati in pochissimi. Nove consiglieri al primo appello e solo sei al secondo. I partiti però erano praticamente tutti rappresentati, addirittura c’era pure il grillino Angelo Amato, nonostante il gruppo consiliare si sia da tempo schierato contro pef e tariffe Tari aumentate. Sono loro i “volenterosi” che dovrebbero salvare la giunta, attaccata in lungo e in largo e da ogni fronte? “Sostegno al sindaco? Non mi pare proprio – dice l’indipendente Salvatore Sammito – ho preso parte alla seduta convocata dal presidente Alessandra Ascia perché sono un consigliere comunale ed è mio dovere farlo. Non sto con il sindaco. Giovedì, ho partecipato alla riunione indetta da Forza Italia, perché invitato e perché mi sento vicino a quel gruppo politico. Ma io non appoggio l’amministrazione comunale. Io sto con la città che mi ha votato. Prova ne sia la mia assenza alla seduta di mercoledì sera”.
“Volenterosi” pro-sindaco? Neanche per l’altra indipendente Maria Pingo esiste un nugolo di “volenterosi” che avrebbe già accettato di appoggiare l’amministrazione comunale. “Ero in aula per dovere – spiega – non devo sostenere nessuno. Ho analizzato gli atti e avrei espresso il mio voto, come prevede l’incarico che i cittadini mi hanno assegnato. Peraltro, ai due appelli di ieri hanno risposto consiglieri diversi e non sempre gli stessi”. In aula, si sono visti la dem Romina Morselli, l’intero gruppo consiliare di DiventeràBellissima, ma anche il grillino Angelo Amato, l’esponente di Sicilia Futura Sandra Bennici, i consiglieri di Energie per l’Italia Luigi Di Dio e Francesca Caruso, la crocettiana Sara Bonura e, appunto, gli indipendenti Salvatore Sammito e Maria Pingo. Fuori dall’aula, invece, è rimasto il forzista Crocifisso Napolitano. E’ questa la “maggioranza” del sindaco? Loro lo escludono.
Non ci sono parole per descrivere il senso di desolazione e disperazione che i gelesi provano nel sentire ancora tutte queste gran… mentre la citta’ sprofonda.