Gela. Nonostante le recenti prese di posizione sindacali, dalla Regione non sembrano arrivare segnali sul fronte degli ammortizzatori sociali, in favore soprattutto degli operai dell’indotto Eni.
“C’è oppure no la volontà di finanziare gli ammortizzatori sociali?”. Decine di lavoratori sono oramai fuori dal ciclo produttivo di raffineria, in attesa che la fase di riconversione verso al green refinery si completi. A questo punto, però, il silenzio palermitano genera reazioni dall’amministrazione comunale. “Dalla Regione? Fino ad ora non sono arrivate novità – spiega il vice sindaco Simone Siciliano – penso che in questa fase sarebbe necessario che il governo regionale prenda chiaramente una posizione. Nonostante le ristrettezze finanziarie, c’è oppure no la volontà di finanziare misure a sostegno degli operai della fabbrica Eni? Sarebbe importante che arrivasse una risposta”. Già nelle scorse settimane, i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania hanno chiaramente attaccato il governo regionale proprio davanti ad un immobilismo che rischia di far ulteriormente precipitare la realtà occupazionale di centinaia di operai. “Non ci risultano incontri o vertici – conclude il vice sindaco – una cosa è certa, noi stiamo cercando comunque di muoverci, nonostante le tante difficoltà che riscontriamo ogni giorno”. Gela chiama Palermo, ma nelle stanze della Regione sembra non arrivare l’input decisivo.
