“Centrosinistra unito, primarie e assemblea di coalizione”, nel Pd non arriva la pace: i consiglieri tracciano la linea

 
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Gela. Nel Pd locale bisogna cambiare rotta. La fronda politica montata poche ore dopo la conclusione dell’assemblea non è affatto rientrata.

“Ricompattare il centrosinistra”. Mentre i vertici, a cominciare dal segretario cittadino Peppe Di Cristina, cercano di mediare, i consiglieri comunali, con in testa Vincenzo Cirignotta, Romina Morselli e Salvatore Gallo, pensano ad una nuova fase del partito. “Prima di pensare alla mozione di sfiducia al sindaco – spiega il capogruppo Vincenzo Cirignotta – bisogna ricompattare il centrosinistra. Solo in questo modo, sarà possibile votare la mozione di sfiducia ad una giunta certamente inadeguata a guidare la città”. Così, i consiglieri del Pd guardano ad uno schieramento di centrosinistra finalmente compatto, ad iniziare dal dialogo ripreso con il gruppo di Adesso Gela, voluto dai democratici fuoriusciti. “Non è più possibile sostenere un partito chiuso, quasi familiare – dice ancora Cirignotta – ci vogliono sicuramente personalità nuove”. Peraltro, i consiglieri che hanno contestato l’assemblea di venerdì scorso non danno nulla per scontato, neanche rispetto alle prossime scadenze elettorali. “Gli eventuali candidati a competizioni importanti come le prossime regionali – conclude il capogruppo – vanno scelti con metodi aperti, a cominciare dalle primarie di coalizione. Sono convinto che il Pd debba iniziare a ragionare, da subito, in termini di coalizione di centrosinistra. Arroccarsi in posizioni di difesa del proprio, esclusivo, territorio, significherebbe perdere in partenza. Noi siamo per un’assemblea di coalizione. La città ci ha già bocciati alle scorse amministrative ma, purtroppo, noto che non sono arrivati grandi cambiamenti nel partito. Di certo, noi non lasceremo il Pd”.

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