Gela. Il centrodestra che si candida a mettere fine, anticipatamente, al mandato del sindaco Domenico Messinese, non sta viaggiando all’unisono, almeno per ora. Ieri mattina, le dimissioni del primo cittadino le ha chieste solo una parte dell’alleanza. C’erano forzisti, esponenti di Noi con l’Italia e l’indipendente Salvatore Sammito, che chiederanno una seduta monotematica dell’assise civica, dopo l’addio dell’assessore Maurizio Melfa. Mancavano i leghisti, i consiglieri di DiventeràBellissima e quelli di Energie per l’Italia. “Noi ci siamo”, hanno tenuto a precisare tutti i presenti, richiamando il patto di opposizione, firmato dopo il fallimento della seconda mozione di sfiducia. Sono andati oltre, rilanciando l’esistenza di una maggioranza occulta, che starebbe con l’amministrazione comunale. Quindi, chi non ha risposto all’appello di ieri mattina, parteggia per il sindaco? “Le cose non stanno affatto così – dice il capogruppo di Energie per l’Italia Luigi Di Dio – ieri, non eravamo alla conferenza stampa indetta dagli alleati, solo perché riteniamo necessario che un tema tanto importante venga valutato con attenzione, convocando le segreterie dei partiti ed estendendo il confronto anche ai livelli superiori. Non credo sia necessario rilasciare dichiarazioni ogni giorno, ancora prima che si concretizzino le nostre azioni politiche. Serve un dialogo anche con i partiti della coalizione che non sono rappresentati in consiglio comunale”.
“Non siamo con la giunta”. Gli esponenti di Energie per l’Italia escludono un sostegno alla giunta. “Non c’è neanche bisogno di precisarlo – conclude – basta valutare quello che stiamo continuando a portare avanti in consiglio comunale. Le nostre posizioni sono sempre state di critica rispetto alle modalità di gestione adottate da questa amministrazione comunale. Le fughe in avanti, però, non fanno bene a nessuno”.