Centrodestra allo specchio, Scerra: "Si regna con 50 voti, solo selfie, presunzione e candidati telecomandati"

Ha affidato ai social una disamina politica, che pare una sorta di j'accuse indirizzato in gran parte alle segreterie dei partiti di centrodestra e agli attuali parlamentari di riferimento

28 dicembre 2025 20:43
Centrodestra allo specchio, Scerra: "Si regna con 50 voti, solo selfie, presunzione e candidati telecomandati" - Scerra e Cosentino durante un confronto elettorale
Scerra e Cosentino durante un confronto elettorale
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Gela. Nel centrodestra locale si è sempre rivisto, avendo peraltro aderito nel recente passato a Fratelli d'Italia, per poi intraprendere altre direzioni. L'ex candidato a sindaco Salvatore Scerra, il silenzio pubblico lo ha interrotto proprio oggi, dopo che i meloniani hanno tenuto la loro convention, voluta dal parlamentare Ars Salvatore Scuvera. All'incontro non c'era, ovviamente. Ha affidato ai social una disamina politica, che pare una sorta di j'accuse indirizzato in gran parte alle segreterie dei partiti d'area e agli attuali parlamentari di riferimento. L'ex consigliere comunale, dopo le amministrative dello scorso anno (spesso limitato dalle vicende giudiziarie legate all'Ipab “Aldisio”), ha gradualmente optato per percorsi politici che non passano dai partiti, compresi quelli di centrodestra, nonostante sia stato più volte affiancato ai salviniani della Lega ma pure in questo caso senza alcun passo ufficiale. Anzi, pare ormai convinto che quella civica possa essere l'interpretazione amministrativa migliore, tanto da dialogare con il sindaco Terenziano Di Stefano, al di là delle mosse, più o meno ufficiali, del ballottaggio, quando concentrò il proprio sforzo elettorale sull'attuale primo cittadino. Sul proprio profilo social, Scerra non lascia troppo all'immaginazione e ritorna su quanto accaduto alle amministrative, con il centrodestra che optò, in larga parte, per la candidatura dell'ingegnere Grazia Cosentino (attuale consigliere comunale indipendente vicina a Forza Italia), bipassando le sue aspettative, al punto da indurlo a fondare, insieme ad altri, la scissione di “Alleanza per Gela”, correndo per la fascia tricolore. “Dopo diciotto mesi, c’è una sola cosa che non cambia, la politica ridotta a passerella. Convention su convention, guidate da chi non ha mai vinto nulla ma occupa posti chiave come se fossero ereditari. Non conta il consenso, conta l’inquadratura. Selfie fatto, missione compiuta. Il resto? Vuoto assoluto. Nessuno osa dire la verità, con un altro candidato si sarebbe vinto al primo turno, e pure in modo largo. Ma quando la presunzione diventa metodo politico, ammettere un errore è un atto rivoluzionario”, scrive Scerra in un post dal titolo eloquente, “politicamente falsi”. L'ex meloniano sembra non avere alcuna fiducia politica nei riguardi degli attuali riferimenti dei partiti di centrodestra e pur senza richiami diretti, lo ribadisce a chiare lettere. “Una parte della classe dirigente, non tutta per fortuna, oggi non governa: sopravvive, lavorando solo alla ricandidatura del solito miracolato di turno. Nel frattempo i territori pagano il prezzo dell’autoreferenzialità. A Caltanissetta, la rielezione sembra già decisa. A Gela? Chissà se tornerà l’ennesimo candidato telecomandato. E pensare che c’è ancora chi parla di rinnovamento mentre continua a regnare, con cinquanta voti e infinite foto, ovviamente da Roma passando per Palermo”, conclude nel post pubblicato sulla propria pagina social.

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