"Caso incendiario emblematico", Varchi: "Asp riattivi il reparto di psichiatria"

Psichiatria, all'ospedale "Vittorio Emanuele", rimane chiusa

28 maggio 2025 11:43
"Caso incendiario emblematico", Varchi: "Asp riattivi il reparto di psichiatria" - Il presidente Carlo Varchi
Il presidente Carlo Varchi
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Gela. La vicenda del trentottenne accusato di aver dato alle fiamme, in pochi mesi, almeno nove auto, ha riproposto, come indicato dal procuratore Vella, la necessità di un sistema più adatto a soggetti con disturbi psichici, attraverso strutture di riferimento. Il presidente dell'associazione "Cittadini attivi" Carlo Varchi pone la questione di una pronta riapertura del reparto di psichiatria del nosocomio "Vittorio Emanuele". "Il 17 gennaio la nostra associazione ha segnalato al nuovo direttore generale dell’Asp di Caltanissetta che, durante la pandemia, sotto la gestione del suo predecessore, Alessandro Caltagirone, fu soppresso il servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura del nosocomio locale per fronteggiare la questione Covid-19. Il reparto, all’epoca, registrava quindici posti letto a Gela e quindici a Caltanissetta. Oggi, il servizio è garantito solo a Caltanissetta con dieci posti letto grazie anche a due medici gelesi per un totale di ventiquattro ore lavorative, dodici ore per medico a settimana. A questo si aggiunge che, al Centro Salute Mentale, vengono sottratte, di fatto, ventiquattro ore di prestazioni verso gli utenti fragili", dice Varchi. Proprio in merito alla questione posta dal procuratore Vella, il presidente dell'associazione spiega che si tratta di un punto molto importante. "Chiediamo, pertanto, il ripristino del reparto visti gli ultimi casi come quello dell'uomo accusato degli incendi. Il procuratore Salvatore Vella ha dichiarato che il soggetto è pericoloso per sé e per gli altri. Questa tipologia di pazienti, specie in fase acuta, se accertato, e lo dico con consapevolezza professionale, va certamente ospedalizzata e non sono affatto collaboranti e, di conseguenza, favorevoli a lunghi trasferimenti, mettendo pure a rischio il personale sanitario. Le parole del procuratore, quindi,devono far riflettere l’Asp sulla riapertura del reparto psichiatrico e offrire, immediatamente, un protocollo sanitario chiaro specie a soggetti che non hanno consapevolezza della patologia. Solo così si potrà attivare un percorso mirato insieme alle famiglie e al personale specializzato, scongiurando pericoli per la nostra comunità", aggiunge.

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