Gela. L’ordinanza del Sindaco di Gela risulta immotivata ed illegittima: un ennesimo atto di grave ostilità che impedisce all’azienda di intervenire al fine di veder riconosciuti i propri crediti».
Annuncia battaglia, Caltaqua. Ai vertici della holding italo spagnola titolare del servizio idrico non è andata giù l’ordinanza del sindaco, Angelo Fasulo, che aveva invitato la società a sospendere tutte le procedure di distacco delle utenze per morosità. «La recente ordinanza emessa dal sindaco – spiegano dai piani alti della holding – è immotivata e illegittima».
«Nella ordinanza del Comune – sostiene il managment della società – si fa riferimento al fatto che gli elenchi forniti risultano incompleti, ma in realtà Caltaqua ha dato tutte le informazioni che sono previste nelle procedure definite in sede di Ato e che vengono utilizzate con successo in tutti i comuni dell’Ato.
Solo per il Comune di Gela sembrano esserci problemi. Nonostante Caltaqua avesse in passato dimostrato ampia flessibilità sulla gestione dei tagli delle utenze morose a Gela, per consentire agli uffici deputati i necessari controlli, nonostante il numero esiguo delle utenze (800 casi in tutto) il comune non è ancora stato in grado di risolvere una questione che si protrae ormai da troppi anni».
«Il Sindaco Fasulo e l’amministrazione – affermano da Caltaqua – si pongono con questa ordinanza -assolutamente iniqua verso i cittadini che hanno pagato il servizio – a difesa di situazioni di morosità che si protraggono da anni e che sono riferibili ad una esigua minoranza della cittadinanza.La difesa ad oltranza dei “morosi” risulta assolutamente inaccettabile dal punto di vista di equità rispetto alla grande maggioranza degli utenti di Gela che pagano regolarmente per il servizio idrico.
«E’ oggettivamente scandaloso – conclude la nota – che il Comune, assolutamente inattivo nelle sedi deputate a individuare e gestire situazioni di particolare indigenza sulle quali eventualmente trovare soluzioni alternative al distacco, intervenga con un’ordinanza illegittima che sostanzialmente tutela poche centinaia di utenze morose».