Caldaia e Snox in marcia, primi segnali dal sito Eni: caso Riva e Mariani dal prefetto
Gela. La caldaia G 200 e lo Snox ritornano in marcia all’interno della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore. Sono le prime attività successive al mese di sciopero messo in atto dai lavoratori de...
Gela. La caldaia G 200 e lo Snox ritornano in marcia all’interno della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore. Sono le prime attività successive al mese di sciopero messo in atto dai lavoratori del diretto e dell’indotto del sito. L’avvio è stato comunicato anche ai sindacalisti del settore chimico che stanno seguendo l’intera vertenza
.Allo stato attuale, tutti gli operatori Eni sono rientrati in servizio a pieno regime. Situazione diversa, invece, per gli operai dell’indotto: molti dei quali attendono ancora o di essere assorbiti da Sicilsaldo ed Ergo Meccanica, società vincitrici della gara d’appalto da quaranta milioni di euro in tre anni per le manutenzioni in fabbrica, o di rientrare tra gli impianti dopo lunghi periodi d’inattività e ammortizzatori sociali oramai in scadenza.
Già domani mattina, proprio i segretari provinciali dei chimici di Cgil, Cisl, Uil e Ugl Gaetano Catania, Francesco Emiliani, Maurizio Castania e Andrea Alario incontreranno i dirigenti della società Riva e Mariani per affrontare il nodo dei quindici licenziamenti, già avallati, di altrettanti operai della società di coibentazione. Le parti sono state convocate dal prefetto di Caltanissetta Carmine Valente. Sindacati e operai hanno aspramente criticato la scelta dei manager dell’azienda, arrivata proprio nel pieno della protesta esplosa per contestare il paventato ridimensionato della fabbrica di contrada Piana del Signore. I licenziamenti, stando ai vertici della società, sarebbero giustificati dalla riduzione di commesse e lavoro.
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