Gela. I lavoratori della Ghelas multiservizi sono tornati ad incrociare le braccia. Questa mattina hanno manifestato a Palazzo di città per rivendicare certezze di mantenimento della società municipalizzata che, per volontà della giunta Messinese, rischia di cedere servizi vitali come la gestione dell’illuminazione pubblica. Le due sigle sindacali scese a tutela dei lavoratori hanno deciso di adottare strategie differenti. L’Ugl, con il segretario provinciale Andrea Alario e Gianmatteo D’arma (segretario terziario), ha congelato lo sciopero dopo avere concordato con l’amministrazione comunale un tavolo di regia unico, fissando una tregua fino all’11 luglio. La Cgil, che non avrebbe voluto incontrare la giunta alla presenza dell’Ugl, ha confermato le due 8 ore di sciopero, distribuite tra il 10 e l’11 luglio (4 ore al giorno). I lavoratori, oltre alla certezza di mantenimento della Ghelas, rivendicano il pagamento del tfr fondo pensione, il costante ritardo dell’erogazione degli stipendi (anche un mese), e l’adeguamento dello statuto al decreto Madia.
Ma quello che fa tremare la stabilità della società multiservizi è la paventata volontà del sindaco Domenico Messinese di affidare a privati il servizio dell’illuminazione pubblica dopo avere istituito una commissione per valutare il progetto di mantenimento del servizio alla Ghelas. “La nostra proposta era stata concordata con l’amministrazione – assicura Franco Gallo, presidente Ghelas – E’ costata parecchia fatica, anche mille euro di fotocopie per stampare il progetto realizzato gratuitamente da Pisano. Ad un certo punto il sindaco ha preferito nominare la commissione per valutare la bontà del progetto”. Contemporaneamente è stata avanzata anche una proposta di terzializzazione del servizio che, a detta anche del presidente Gallo, “crea una divergenza col percorso intrapreso”. “Si potrebbe riformulare la proposta – aggiunge Franco Gallo – In città ci sono 13mila punti luce, 8mila dei quali potrebbero essere affidati alla Ghelas. Gli altri 5mila andrebbero al progetto privato con una gestione pilota capace di valutare l’effettivo risparmio calcolato dall’amministrazione”. Intanto, i lavoratori hanno dato del bugiardo al sindaco Domenico Messinese ritraendolo, in manifesti, col naso lungo come il più celebre burattino della favola di Collodi, mentre per l’Ugl “la decisione della Cgil – conclude Andrea Alario – è in controtendenza con la volontà di trovare un accordo – aggiungendo – Se altri sindacati vogliono tavoli separati a noi non interessa. Noi siamo chiamati per risolvere le problematiche dei lavoratori, non soffriamo di complessi di inferiorità”.
Ad Albani roccella mancano dei pali dell’illuminazioni rimossi e passati nel dimenticatoio da più di 3 anni. In altre zone stessa cosa. Altri servizi di loro competenza stanno messi male pure. A questo punto la ghelas cosa fa in città? Che passi ai privati almeno un po’ di conto lo devono dare
Purtroppo non sono di chi è stato l obbiettivo è da due anni che non siamo supportati da materiale sia elettrico e per il verde siamo stati abbandonati nel risolvere i problemi della città dA parte dei settori comunali di competenza addirittura i nostri cartelli dove noi operavamo non esistono più e altre cose infatti ci sentiamo mortificati perché quello che sempre eravamo riusciti a fare non riusciamo a farlo ma tutto questo è voluto per questo ci stiamo battendo noi quei lavori li sappiamo fare ripeto è da due anni che volutamente siamo nell oblio.operaio Ghelas
Caro amico Simone, purtroppo chi vuole che la Società Ghelas passi nelle mani dei privati per arricchirsi a discapito dei cittadini, volutamente, mette in giro notizie false e tendenziose. Una di esse è la competenza della sostituzione dei pali di illuminazione della città di Gela. Ebbene essa è di totale competenza Comunale, e viene fatta attraverso gare d’appalto affidate a imprese e la direzione di tali lavori è affidata a tecnici del Settore Lavori Pubblici Comunale e non di certo alla Ghelas. L’unica cosa che la Ghelas fa è la sostituzione delle lampadine, ma per poterle sostituire li deve prima acquistare e per poterle acquistare, il Comune deve pagare le fatture arretrate che da dieci anni a questa parte non ha ancora pagato. Pertanto capirai bene, visto che mi sembri una persona intelligente, che questa Amministrazione fallimentare, negli ultimi tre anni, sta cercando di distruggere tutto quello che c’era che funzionava e tra di essi anche la Ghelas. Inoltre visto che pensi che la vendita ai privati sia la panacea di tutti i problemi, vorrei ricordarti che la vendita di servizi pubblici ai privati, per il cittadino non è mai stata la soluzione anzi è stato il salasso (vedasi le tariffe acqua da quando è diventata privata Caltaqua). Inoltre vorrei ricordarti anche che un po di anni fa l’Italia intera ha votato un referendum col quale si sono espressi affinchè i servizi non venissero privatizzati.