Botte e morsi all’ex in piazza D’Immè, il trentaduenne accusato lascia il carcere

 
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Gela. Non avrebbe aggredito né preso a morsi l’ex moglie nei pressi di piazza D’Immè, nella zona di via Romagnoli. Così, il trentaduenne Emanuel N. si è difeso davanti al giudice delle indagini preliminari Paolo Fiore. E’ accusato di stalking e lesioni.

Assistito dal suo legale di fiducia, l’avvocato Flavio Sinatra, ha risposto alle domande del gip e a quelle del pubblico ministero Serafina Cannatà. Intanto, ha già lasciato il carcere di contrada Balate dove era stato trasferito subito dopo l’arresto messo a segno dagli agenti di polizia delle volanti.
Quello di piazza D’Immè, stando agli inquirenti, non sarebbe stato l’unico presunto episodio di violenza tra gli ex coniugi. Il trentaduenne, infatti, aveva già ricevuto un provvedimento che gli imponeva di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna. L’avvocato Sinatra, in ogni caso, ha sollevato diverse contestazioni rispetto alle accuse mosse nei confronti del suo assistito.

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