Bollette Enel troppo salate, la fontana donata dall’Eni resta al buio

 
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Gela. Si sono spente le luci sulla fontana realizzata, con finanziamento Eni, sulla rotonda di via Venezia. Troppo care le bollette energetiche per proseguire, almeno in questa fase, a tenerla in marcia.

La decisione è stata assunta solo negli ultimi giorni. L’esigenza di risparmiare, quindi, si è estesa anche a quest’opera. Gli ultimi resoconti delle bollette energetiche non hanno convinto i tecnici di Palazzo di Città. In una fase così delicata per le casse municipali, la fontana avrebbe rappresentato un lusso difficilmente sostenibile.
Non è ancora chiaro se lo stop sarà definitivo o solo a tempo determinato. Intanto, da alcuni giorni, neanche l’acqua viene erogata al pari delle luci che, con il calare della sera, illuminavano la rotonda piazzata proprio sullo snodo di collegamento con le statali 117 bis e 115.
In tempi di magra, l’amministrazione cerca di salvare il salvabile: evitando inutili sprechi. Il dono dell’Eni, al momento, non può essere accettato di buon grado. Non è da escludere, comunque, che se si riuscisse ad individuare un sistema per il risparmio energetico: la fontana possa tornare a funzionare. Dopo l’iniziale blocco, dovuto a diversi problemi tecnici, l’opera ha retto per alcuni anni.
La crisi delle casse di Palazzo di Città, però, pesa su ogni settore. Le luci si sono spente in attesa che qualcuno trovi un metodo per riaccenderle. Anche questo, in ogni caso, è un sintomo dei tempi duri prodotti dalla crisi economica che attanaglia l’amministrazione locale come quelle di altri comuni.

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