Blitz “Chimera”, Maniscalco lascia carcere: riesame revoca misura, torna ai domiciliari

 
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Gela. E’ coinvolta nella maxi indagine “Chimera”, che ha consentito agli investigatori di individuare il nucleo della nuova stidda di Mazzarino. Nelle scorse settimane, per la gelese Valentina Maniscalco era stato disposto il carcere. Inizialmente sottoposta ai domiciliari, per gli investigatori li avrebbe violati. L’aggravamento della misura è stato disposto dal gip, con la detenzione in carcere, ma il riesame di Caltanissetta ha revocato la misura. La trentaquattrenne, difesa dall’avvocato Giacomo Ventura, ha riottenuto i domiciliari. Insieme al marito, il trentottenne Emanuele Brancato, è accusata di aver avuto un ruolo in un giro di droga, legato anche ai gruppi criminali di Mazzarino. Il riesame ha accolto il ricorso del legale, che ha considerato insussistenti le ragioni dell’aggravamento della misura. In base a quanto ricostruito, la violazione dei domiciliari venne accertata perché la trentaquattrenne aveva ricevuto a casa una bombola gpl, che serviva a sostituire quella ormai esaurita.

Un operaio consegnò la bombola, ma pare che non ci fosse ancora l’autorizzazione del gip. Aspetti che la difesa ha sollevato, sottolineando che non c’era alcuna volontà di violare i domiciliari. L’indagata avrebbe richiesto la bombola, convinta che fosse già stata autorizzata. Il riesame ha disposto che ritorni ai domiciliari, lasciando il carcere.

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