Biviere, Vinca per il piano di indagini integrative: "Si apra tavolo con il Comune"

Troppo spesso, la politica ha sottovalutato i temi essenziali che la presenza della Riserva pone su più livelli, dalla tutela ambientale e fino all'obiettivo di preservare il territorio.

17 maggio 2025 18:45
Biviere, Vinca per il piano di indagini integrative: "Si apra tavolo con il Comune" - L'area della Riserva Biviere
L'area della Riserva Biviere
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Gela.  E' ricompresa tra i siti orfani e a livello ministeriale sono stati previsti fondi per venticinque milioni di euro. L'area della Riserva Biviere, da anni, è un presidio di tutela dell'ecosistema locale, spesso però attaccato da discariche abusive, dagli incendi e ancora dai segni lasciati dal passato. Per gli operatori che se ne occupano, infatti, una delle aree della Riserva venne destinata a scarico di sostanze pericolose e idrocarburi. Ragioni che hanno spinto, in più sedi istituzionali, a richiedere una vasta azione di messa in sicurezza e bonifica. Emilio Giudice, referente locale della Lipu, che gestisce la Riserva, richiama spesso gli obblighi normativi previsti dai piani, già varati. Gli uffici regionali, in questa fase, sono chiamati a valutare il piano di caraterizzazione ambientale delle aree della Riserva, partendo però dalle indagini integrative. Si tratta di attività di verifica e analisi che vanno a integrare la vera e propria caratterizzazione. E' in corso, in sede regionale, la procedura Vinca. Tutta la documentazione è stata trasmessa alla commissione tecnica specialistica che dovrà rilasciare parere. Si valuerà se questo tipo di indagini possa incidere sugli aspetti ambientali. Sempre la Regione, a fine dello scorso anno, aveva affidato un incarico per indagini preliminari nelle aree del Biviere, una fase ancora precedente a quella delle attività integrative. Giudice, già da qualche tempo, intanto, ha chiesto al sindaco Di Stefano di aprire un tavolo di confronto, sui temi che ruotano intorno alla Riserva e più in generale su “strumenti come il piano spiagge, il piano regolatore e i piani agricoli”. “Può essere utile a capire quale direzione si voglia intraprendere – aggiunge Giudice – ci sono tante cose da affrontare. Sarebbe necessario un ragionamento comune. Non è un invito politico, il mio, ma pratico. Vogliamo evitare che il Comune prenda direzioni sbagliate. Vorremmo cercare di fare cose in sinergia”. Un binario unico tra la Riserva e l'istituzione comunale non c'è mai stato. Troppo spesso, la politica ha sottovalutato i temi essenziali che la presenza della Riserva pone su più livelli, dalla tutela ambientale e fino all'obiettivo di preservare il territorio.

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