Bilancio e atti finanziari, servono segnali concreti dopo i rinvii

Di Stefano ci sta mettendo la faccia e ha voluto mantenere la delega al bilancio, senza affidarla a nessuno degli assessori della sua giunta

08 giugno 2025 14:29
Bilancio e atti finanziari, servono segnali concreti dopo i rinvii - Una riunione di giunta
Una riunione di giunta
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Gela.  L'opposizione, negli ultimi giorni, dentro e fuori Palazzo di Città, ha fatto intendere quale sarà il refrain: i tempi che si dilungano per gli atti finanziari. C'è chi parla di ritardi evidenti, visto che già dallo scorso anno, quando si insediò, il primo cittadino Di Stefano mise sul tavolo delle priorità anzitutto il bilancio stabilmente riequilibrato. In un ente in dissesto approvare lo strumento finanziario è una condizione dirimente, per poi mettere in campo tutti gli altri adempimenti imposti dalla normativa. La settimana che si apre domani dovrebbe dare qualche indicazione in più. Il sindaco attende gli atti finali per il bilancio, che avrebbero dovuto già essere sul suo tavolo. I rinvii si sono susseguiti. La maggioranza che si sta man mano ricompattando anche su capitoli prettamente politici, non transige: il bilancio deve arrivare in aula consiliare prima possibile. Mettere in campo una strategia per consentire di superare il dissesto, senza attingere all'opzione dei cinque anni ma in un arco temporale inferiore, è una sorta di mantra politico per chi sostiene l'amministrazione comunale. Solo in questo modo sarà possibile delineare percorsi per nuove assunzioni, assolutamente necessarie in un Comune ai minimi quanto all'organico, e per tracciare un piano di riduzione dei tributi. Di Stefano non pare intenzionato a incassare altre richieste di proroga che dovessero pervenire dai dirigenti o più in generale dalla burocrazia comunale. Ci sta mettendo la faccia e ha voluto mantenere la delega al bilancio, senza affidarla a nessuno degli assessori della sua giunta. Affrontare il dissesto ereditato non è semplice. Tutti, compreso il sindaco, ne erano consci già lo scorso anno, durante la campagna elettorale. Ora, servono segnali netti mentre Corte dei Conti e organi di controllo tengono alta la guardia, conducendo spesso focus sui numeri del municipio.

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