Gela. Probabilmente, sarà anche segno dei tempi. In un consiglio comunale che, rispetto a tre anni fa, è radicalmente mutato, tra cambi di casacca, divorzi politici e mancate intese, il gruppo più numeroso è quello dei senza partito. Né centrodestra né centrosinistra o, forse, di tutto un po’. Con l’addio a Sicilia Futura, messo nero su bianco dal consigliere Sandra Bennici, già ex Polo Civico, il gruppo misto tocca quota sette consiglieri. Numeri sempre parziali, dato che non sono da escludere altri “sconvolgimenti” politici. Numeri, inoltre, non proprio affidabili, visto lo strano caso del consigliere Carmelo Casano. L’ex assessore della giunta Fasulo, passato al gruppo di sinistra Articolo 1, intanto assorbito dal cartello Liberi e Uguali, si è ritrovato di punto in bianco proprio tra le fila del gruppo misto. Una questione che lo stesso Casano ha anche portato in aula, contestando la scelta formalizzata dal presidente Alessandra Ascia. Il suo trasferimento “d’ufficio” è stato deliberato dal presidente, mentre a Roma arrivava il via libera alla costituzione dei gruppi parlamentari di Liberi e Uguali. Ergo, Casano non dovrebbe stare nel gruppo misto, ma in quello del partito di riferimento, rappresentato in Parlamento.
Il gruppo misto batte i partiti. Anche senza Casano, in ogni caso, quelli senza partito rimangono il gruppo più numeroso all’assise civica, battendo le “corazzate” grilline, dem o forziste. I senza simbolo saranno decisivi per le sorti di un altro senza “logo”, il sindaco Domenico Messinese da anni in cerca di una casa politica? Nel gruppo misto, ci sono consiglieri che hanno già fatto passi avanti, anche pubblici, dicendosi pronti a collaborare con la giunta, qualora ce ne fosse bisogno. Un’apertura arrivata da Sandra Bennici, ma anche da Salvatore Sammito e Maria Pingo. A completare il gruppo misto, ci sono la crocettiana Sara Bonura, l’ex consigliere di Crocetta Giuseppe Guastella e ancora l’ex Gela Città e Adesso Gela Angela Di Modica, che in passato fu vicina all’allora nascente Sicilia Futura, ma senza mai aderire. Un drappello politico variegato, fatto di “responsabili” (Bennici, Sammito e Pingo) ma anche di consiglieri che continuano a criticare, seppur con toni diversi, la gestione Messinese-Siciliano (Angela Di Modica, Carmelo Casano e Sara Bonura). Saranno loro a pesare sugli equilibri politici di un consiglio comunale, che per ben due volte non è riuscito a sfiduciare Messinese e i suoi, ma che gli ha comunque dichiarato guerra permanente? Per ora, i senza partito, se si pesano i numeri in aula, contano più dei partiti.
Che gran casino