USA . Cinque anni di galera lei, carcere a vita per lui. Si è concluso così uno dei più terribili e controversi processi che gli Stati Uniti abbiano visto celebrarsi negli ultimi anni.
Il caso riguardava la morte di Alexis Rasmussen, una babysitter 16enne trovata cadavere dopo un’orgia a base di sesso e droghe con i genitori delle due bambine delle quali si occupava.
La notte “fatale” non era stata la prima, e forse non sarebbe neanche stata l’ultima se quel mix letale di eroina e mentanfetamina non avesse stroncato la giovane vita. La babysitter, da quanto emerso dal processo, era consapevole di cosa stesse facendo, ed era lei stessa a chiedere droghe sempre più potenti durante questi incontri sessuali.
Quella sera però la giovane si era sentita male, e la coppia la trovò riversa sul pavimento di casa, senza vita, dopo aver detto loro che voleva sdraiarsi sul divano. Letale la dose di anfetamine che i due le avevano inniettato. Presi dal panico, con la paura di perdere tutto, i due coniugi avevano messo il corpo della ragazza in un sacco dell’immondizia, per poi abbandonarlo a 40 chilometri di distanza. Il cadavere fu ritrovato un mese dopo.
A tre anni di distanza dai fatti, Eric Millerberg, l’uomo è stato condannato all’ergastolo per abuso su minore, omicidio, occultamento di cadavere e per aver ostacolato la giustizia. Dea Millerberg, la donna, dopo aver patteggiato è stata condannata a 5 anni di carcere.
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