Gela. I responsabili dei più importanti consorzi di autotrasporto della città hanno dichiarato lo stato di agitazione. Il sito di movimentazione merci di Terminali Italia, del gruppo Rfi, è fermo. Il sospetto, ritenuto piuttosto fondato, è che l’azienda abbia deciso di dislocare tutta l’attività sul terminal di Catania. Da Versalis, una delle principali committenti dei consorzi locali, è arrivata una recente disdetta dei carichi. Gli imprenditori hanno scritto al sindaco Lucio Greco, al prefetto di Caltanissetta Cosima Di Stani e ai vertici di Versalis. Queste scelte logistiche, secondo gli imprenditori, andrebbero a ricadere gravemente sul tessuto economico locale. Piuttosto che la fase 2 di rilancio, per gli autotrasportatori potrebbe aprirsi un lungo periodo di mobilitazione per non perdere il lavoro. Nella missiva, fanno riferimento al rischio di “un ulteriore disastro economico”. Senza commesse e con il terminal fermo, si aprirebbe la necessità di licenziare, violando quanto disposto a livello nazionale per questa fase di emergenza Covid.
I responsabili del Consorzio autotrasportatori del Golfo, di Gela Trans, del consorzio Rinascita e di Sela, si dicono pronti, qualora le decisioni delle aziende venissero confermate, a subentrare contrattualmente, pur di evitare il blocco totale del lavoro, che avrebbe ricadute gravissime su un settore, già da anni ridimensionato rispetto al passato.