Gela. Vivono letteralmente a nostro fianco nelle attività quotidiane, ma contengono prodotti nocivi che andrebbero sempre recuperati. Un argomento che sta a cuore a Filippo Chimera che ha allestito una vera e propria filiera di stoccaggio e riciclo di prodotti hi-tech, all’interno della sua attività Autodemolizioni Chimera (zona industriale Butera SS 115 Gela-Licata svincolo SS 626 Gela-Caltanissetta), indispensabile a riciclare materiali altamente inquinanti e nocivi per la salute, tra i quali piombo, cadmo, cromo e mercurio. Negli ultimi anni dalle numerose sperimentazioni nel campo della tecnologia si è giunti alla realizzazione di prodotti all’avanguardia capaci di attirare sempre più l’attenzione di tante famiglie che non riescono a fare a meno di sostituire i vecchi prodotti con altri più innovativi. Tuttavia … “non è tutto oro ciò che luccica”. Cellulari, condizionatori (bonificati), lavatrici, batterie a piombo, cavi e caricabatterie sono solo alcuni di tutti quei prodotti che contengono sostanze altamente pericolose capaci di generare su piante ed animali acuti effetti tossici, nonché sull’uomo danni irreversibili ai reni e al sistema osseo, tumori alla pelle e malattie agli occhi, nonché gravi danni al cervello e il possibile danneggiamento del DNA.
Materiali altamente inquinanti ma utili da recuperare, sono due facce di una stessa medaglia che richiedono di valutare simultaneamente il ritorno economico e l’impatto ambientale e sulla salute che tali rifiuti comportano. Se in passato il recupero avveniva senza misure di sicurezza, adesso, lo stabilimento di stoccaggio nella zona industriale di Butera consente di recuperate dalle piazzole ecologiche comunali i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, così da poter essere riutilizzate. Questa nuova modalità di smaltimento potrà rendere tali rifiuti non più una fonte di inquinamento per l’ambiente né di pericolo per la salute umana.