Attività commerciali isolate dai lavori stradali, ‘’Così rischio di chiudere’’

Farmacia isolata dai lavori per la rotatoria: “Clienti spariti, incassi dimezzati. Se va avanti così, sarò costretto a chiudere”.

A cura di Redazione Redazione
01 agosto 2025 12:19
Attività commerciali isolate dai lavori stradali, ‘’Così rischio di chiudere’’ -
Condividi

Gela. La promessa era quella di migliorare i collegamenti tra i porti di Gela e Licata, ma per Angelo Salafia, farmacista da anni in via Argolide, quei lavori sono diventati un incubo.

Da settimane, il cantiere per la nuova rotatoria su viale Indipendenza ha parzialmente bloccato il transito veicolare nella zona, trasformando la sua farmacia in un luogo difficile da raggiungere.

 “Da quando hanno chiuso la strada, i clienti non riescono più ad arrivare – dice il farmacista -  Gli incassi sono dimezzati e ogni giorno peggiora.”

Il calo degli incassi è drastico. Giornata dopo giornata, il numero dei clienti continua a diminuire. E se davvero i lavori si protrarranno fino a ottobre, come previsto, il farmacista prevede soluzioni drastiche: “Se si va avanti così fino all’autunno, saremo costretti a chiudere – spiega - È impossibile reggere in queste condizioni.”

Per cercare di tamponare l’emergenza, è stata scelta una soluzione provvisoria, un collegamento tra le aree attigue di due palazzine vicine, modificando i marciapiedi per creare una sorta di passaggio pedonale riservato alla clientela.

Una piccola segnaletica è comparsa solo negli ultimi giorni, ma i disagi restano enormi.

Ora, la richiesta del farmacista è chiara: riaprire almeno parzialmente il transito veicolare con un senso unico alternato, che permetta alle auto di passare davanti alla farmacia. Una soluzione temporanea che, secondo lui, potrebbe salvare l’attività.

 “Il viale è largo, si può riaprire a senso unico – conclude Salafia -  Solo così chi passa ci vede e può fermarsi. Altrimenti, è la fine.”

Intanto, il dottor Salafia non esclude di rivolgersi ai legali per valutare un'azione risarcitoria. Troppi i danni economici, troppa l’incertezza. In ballo, dice, non c’è solo un’attività commerciale, ma un presidio sanitario che garantisce un servizio pubblico essenziale.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Quotidiano di Gela