Gela. L’accusa è di atti sessuali con un minore, che si sarebbero concretizzati anche nei locali di una chiesa della città. La contestazione è mossa a un formatore, che per diversi anni condusse attività con i giovani e proprio nelle pertinenze della chiesa. Il dibattimento è già stato aperto, davanti al collegio penale del tribunale. I giudici, in settimana, hanno affidato l’incarico a un perito. Si dovrà occupare di trascrivere il contenuto delle intercettazioni condotte nel corso delle indagini. A segnalare la vicenda fu il minore che pare avesse intrecciato un rapporto piuttosto costante con l’imputato, assistito dall’avvocato Filippo Spina che già si era opposto al rinvio a giudizio.
Il giovane venne sentito nel corso di un altro procedimento e fece emergere spunti che portarono gli inquirenti a indagare sul conto del formatore. Nell’interesse del minore, il procedimento, come parte civile, è seguito dal legale Enrico Aliotta.