Gela. Rimangono le tante criticità finanziarie ma i giudici della sezione di controllo della Corte dei Conti regionale accolgono di buon grado “l’adozione di misure correttive” da parte dell’amministrazione comunale. Debiti fuori bilancio e rapporti con le partecipate. I giudici contabili palermitani, infatti, hanno emesso il loro verdetto dopo aver analizzato i dati e i numeri contenuti nel rendiconto 2014. “Si invita l’ente – scrivono i magistrati – a proseguire nell’azione di risanamento soprattutto con riferimento alla componente del debito che viene riscontrata come gradualmente e tendenzialmente ricondotta al bilancio ordinario”. Le criticità principali, però, rimangono ancora in piedi. Tra queste, quella dei debiti fuori bilancio, che ancora pesano e non poco sulle casse del municipio, ma anche “la mancata verifica dei rapporti reciproci di debito-credito tra il Comune e le sue partecipate” e “le persistenti difficoltà nella riscossione delle entrate straordinarie con particolare riferimento alle entrate da recupero evasione tributaria e alle sanzioni amministrative pecuniarie per violazione del codice della strada”. A descrivere i principali interventi messi in atto dalla giunta municipale per andare incontro ai rilievi, già mossi negli scorsi mesi sempre dai giudici della Corte dei Conti, sono stati l’assessore al bilancio Fabrizio Morello e il dirigente Alberto Depetro che hanno presentato una vasta documentazione. I magistrati contabili, in ogni caso, hanno messo sotto i propri riflettori soprattutto la questione dei debiti fuori bilancio. In base alle motivazioni pubblicate, si ribadisce la necessità di “un’attenzione ed una cura costanti in relazione a componenti gestionali anomale che ne possano favorire la produzione e la moltiplicazione”. Sotto questo profilo, emerge il caso degli oltre due milioni di euro che il Comune deve ancora pagare a Tekra, società che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. “Appare di tutta evidenza – scrivono ancora i giudici palermitani – che a fronte di componenti di spesa aventi carattere ordinario e ricorrente, che possono generare debito, occorre provvedere alla predisposizione di adeguate poste finanziarie di bilancio”.