Ati idrico, bilancio, presidenza e il manager: un risiko anche politico
Ragionamenti intorno ai quali si staglia comunque l'indagine in corso, avviata dalla procura di Caltanissetta che ipotizza presunte irregolarità nella gestione del ciclo idrico e nella conduzione delle società che se ne occupano
Gela. Il bilancio e poi la nuova presidenza. Per l'Assemblea territoriale idrica si apre una fase di scelte. La prossima settimana, i sindaci del cda saranno chiamati a vagliare lo strumento finanziario della società, che sovraintende l'intero ciclo idrico territoriale. I numeri vanno salvaguardati, per poi concentrarsi sulla governance vera e propria. Il presidente Ati Massimiliano Conti ha di fatto già concluso il suo mandato. Gli altri sindaci hanno optato per una proroga che però è destinata a chiudersi. Proprio dopo la prova del bilancio, che sarà sottoposto all'assemblea, si dovrebbe fare chiarezza sulla guida dell'Ati, che ancora oggi manca del direttore generale, il manager che dovrebbe focalizzare tutta la propria attenzione sui progetti e sullo sviluppo degli investimenti per i servizi. Nella prima fase, l'incarico venne ricoperto dall'architetto Antonino Collura, dirigente del Comune di Gela. Successivamente, non venne individuato l'eventuale successore, anche se lo stesso Collura avanzò la propria candidatura. La presidenza dell'Ati è una casella strategica negli equilibri territoriali, pure su un piano strettamente politico. Il sindaco Di Stefano, che rappresenta il Comune che ha il peso maggiore nei meccanismi societari, ha già spiegato che non intende partecipare a “sfide politiche” per scalare il vertice dell'Assemblea. Conti, all'indomani delle provinciali di secondo livello, ha fatto intendere di non volersi ricandidare alla presidenza. Tutto però sembra aperto. Il centrodestra, che con Forza Italia ha preso la fascia della presidenza del Libero Consorzio, potrebbe estendere la propria influenza puntando all'Ati. Il fronte progressista guarda principalmente a Di Stefano, primo cittadino del Comune più grande del territorio. Poi, non bisognerà sottovalutare lo stesso Conti e i rapporti assai consolidati che ha dimostrato di avere con le amministrazioni comunali del nord della provincia. Ragionamenti intorno ai quali si staglia comunque l'indagine in corso, avviata dalla procura di Caltanissetta che ipotizza presunte irregolarità nella gestione del ciclo idrico e nella conduzione delle società che se ne occupano. Il periodo estivo è in arrivo e anzitutto bisognerà prevenire qualsiasi emergenza idrica.
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