Gela. Associazioni rimandate…a Roma. E’ il breve riassunto dell’ordinanza appena emessa dai giudici del Tar di Palermo, ai quali si sono rivolti gli esponenti locali di Legambiente, Archeoclub e Triskelion
per contestare l’intera procedura autorizzativa alla base dell’impianto eolico offshore che dovrebbe sorgere lungo la costa compresa tra Macchitella e Punta due Rocche.
In sostanza, i magistrati amministrativi si sono detti incompetenti a decidere su autorizzazioni e atti che, stando alla loro ordinanza, avrebbero efficacia anche aldilà dei confini siciliani. Quindi, tutto rinviato al tribunale amministrativo del Lazio.
“Gli atti impugnati con il ricorso – scrivono i magistrati palermitani – sono stati adottati da amministrazioni statali (Consiglio dei ministri, ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, ministero delle Infrastrutture e dei trasporti) e spiegano effetti anche ultraregionali”.
Una decisione analoga, qualche settimana fa, era stata adottata anche davanti al ricorso presentato, sempre contro la realizzazione del progetto voluto dalla società Mediterranean Wind offshore, dai rappresentanti istituzionali dei comuni coinvolti, compreso il primo cittadino Angelo Fasulo. Adesso, le associazioni contrarie al progetto avranno l’obbligo di riassumere l’intero procedimento giudiziario davanti ai magistrati del tar Lazio entro il termine di trenta giorni.