Gela. Nelle ultime settimane, era già stato arrestato tre volte. E’ accusato di aver rubato nelle auto in sosta sul lungomare, in un centro di analisi e inoltre, nel fine settimana appena trascorso, i carabinieri lo hanno fermato fuori dalla sua abitazione, nonostante l’obbligo dei domiciliari. Il giudice, in quest’ultimo caso, gli ha imposto il braccialetto elettronico. Per i pm della procura, però, il ventenne Davide Antonio Rocco Ferracane sarebbe anche dietro ad almeno otto furti, registrati in città tra il novembre dello scorso anno e giugno. Gioielli, televisori, decoder, soldi in contanti, uno stereo, un marsupio e un ciclomotore, farebbero parte del bottino messo insieme dal giovane. I pm, per queste ragioni, hanno ottenuto un aggravamento della misura e Ferracane è stato trasferito in carcere, arrestato dagli agenti di polizia del commissariato, che stanno lavorando sulla scia dei “colpi”.
Il ventenne, difeso dall’avvocato Giovanni Cannizzaro, era già stato sentito per questi fatti, ma non gli era stata imposta la detenzione in carcere. E’ stato trasferito a Balate e le indagini proseguono. Secondo le accuse, avrebbe preso di mira anche abitazioni e attività commerciali.
