Arrestati gli autori del furto alla gioielleria G&G, manette per Martines e Rapisarda

 
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Gela. Due gelesi sono stati arrestati alla Polizia in esecuzione di provvedimento cautelare emesso dal GIP. Entrambi sono accusati di furto aggravato in concorso, uno di essi anche per ricettazione.

C’è il fondato sospetto che siano gli autori del furto ad una gioielleria avvenuto nello scorso mese di gennaio. Nella circostanza furono sfondate le vetrine e trafugati gioielli per un valore di 40.000 euro.

I poliziotti della Squadra Mobile di Caltanissetta e del Commissariato di Gela stamattina hanno ammanettato Carmelo Martines di 23 anni e Mirko Salvatore Rapisarda di 38, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, in carcere per il primo e agli arresti domiciliari per il secondo, emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Gela, su richiesta della Procura.

L’indagine, coordinata dalla Procura di Gela, è stata avviata dalla Squadra Mobile e dal Commissariato a seguito del furto avvenuto nella notte del 14 gennaio scorso, presso la gioielleria “G&G Granvillano”, ubicata all’interno dello storico Palazzo Mattina, in Corso Vittorio Emanuele a Gela. Nella circostanza, Rapisarda e Martines, dopo essersi introdotti nel palazzo travisati, mandarono in frantumi i vetri antisfondamento del portone che conduce alla gioielleria e quelli di una delle vetrine espositive, rubando numerosi gioielli.

Nonostante i due ladri indossassero degli ampi giubbotti e dei cappucci, con l’evidente scopo di evitare di essere riconosciuti nei filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza della gioielleria, grazie alla disamina dei filmati registrati da altre telecamere, sia del sistema di video sorveglianza cittadino sia da analoghi sistemi di privati, gli investigatori hanno individuato l’auto utilizzata dai ladri e ricostruito gran parte dell’itinerario percorso dagli stessi, comprese le soste, prima e dopo la commissione del furto.

I tabulati telefonici, dai quali sono stati verificati gli spostamenti dei due indagati in un orario assolutamente inusuale per loro, fra le 3 e le 5 del mattino, in corrispondenza col momento del furto realizzato, e altri riscontri, hanno permesso di certificare le responsabilità di Rapisarda e Martines.

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