Gela. Con le casse che piangono, anche le aree Peep, dove negli anni sono state costruite centinaia di villette, fanno gola all’amministrazione comunale. A fine giugno, il sindaco Domenico Messinese e la sua giunta hanno deciso che il diritto di superficie concesso alle cooperative e alle associazioni di comprensorio può essere trasformato in diritto di proprietà, ma dietro pagamento. Insomma, il Comune vende per incassare. Il diritto di superficie (valido per 99 anni) diventerà diritto di proprietà, sempre che il consiglio comunale decida di autorizzare la procedura. Per anni, si sono susseguiti i cantieri finanziati con i programmi di edilizia economica e popolare.
La delibera della giunta è adesso sul tavolo della commissione comunale bilancio, presieduta dalla dem Romina Morselli. “Sì, proprio in questi giorni – spiega – stiamo analizzando l’atto e quello che può comportare da un punto di vista di rientro finanziario per l’ente”. L’acquisizione del diritto di proprietà farebbe venire meno diversi vincoli che erano stati imposti ai privati, a cominciare da quello sul prezzo di cessione degli alloggi. Uno dei tanti aspetti spesso poco chiari nell’intricata vicenda di cooperative, associazioni di comprensorio e aziende che hanno edificato in città. Il municipio ancora piange le conseguenze dei debiti fuori bilancio generati dagli espropri “allegri”. L’ultima parola spetta all’assise civica, sempre che il sindaco non venga sfiduciato prima.
