Gela. C’è preoccupazione per l’esodo dalle zone rosse (Lombardia soprattutto) di tanti gelesi verso la propria città. Già stanotte attraverso treni o voli aerei decine di concittadini, che siano semplici lavoratori o studenti, sono tornati prima ancora che il decreto Conte divenisse ufficiale (in tal senso la bozza anticipata ha creato un effetto panico travolgente).
Il sindaco Lucio Greco, che ha ricevuto tante telefonate di gelesi preoccupati, ha voluto lanciare un messaggio. Eccolo.
“Il sindaco ha il dovere di proteggere la propria comunità. Non è tollerabile che mentre si chiudono le scuole, centinaia di giovani gelesi affollano i pub e i luoghi di ritrovo della nostra movida senza alcuna prevenzione. Ognuno faccia la propria parte!”.
“Questo è il momento in cui tutti, dalle famiglie degli studenti alle imprese, devono assumersi le proprie responsabilità per evitare la diffusione del contagio. È necessario mantenere la calma e il senso di responsabilità. Ricordo, infine, che tutti coloro i quali arrivano in città provenendo dalle zone rosse del Nord, hanno il dovere di informare il medico di base e porsi in autoisolamento”.
Il sindaco parteciperà ad una riunione oggi alle 17 in prefettura.
Ecco cosa prevede il decreto per chi non rispetta le restrizioni.
“Chi non rispetterà i limiti agli spostamenti e le nuove misure disposte può essere punito con l’arresto fino a 3 mesi e fino 206 euro di ammenda, le stesse sanzioni già previste per chi violava le prime disposizioni assunte per le zone rosse. Al momento non è chiaro però se ci saranno controlli alle stazioni su chiunque parta o se anche in questo caso ci si affidi soprattutto alla responsabilità personale”.